Agevolazioni sui Mutui Under 36: le novità del 2025

Agevolazioni sui Mutui Under 36: le novità del 2025

Tutto quello che devi sapere per accedere ai mutui agevolati

Agevolazioni sui Mutui Under 36: le novità del 2025

Nel precedente articolo abbiamo esplorato i Bonus Casa 2025, facendo riferimento alla Legge di Bilancio 2025, e ci siamo lasciati con un focus sulle agevolazioni sui mutui per i giovani under 36, recentemente estese fino al 2027.

Proseguendo su questa linea, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità significativa per chi intende acquistare la prima casa: la proroga delle agevolazioni sui mutui, accompagnata da un finanziamento triennale per il Fondo di Garanzia Prima Casa. Questa misura rappresenta un passo importante, mirato a semplificare l’accesso al credito per i giovani e le famiglie, con una garanzia pubblica che rafforza la stabilità e la continuità del sostegno. 

Questa dotazione pluriennale rappresenta un passo importante verso una maggiore stabilità e continuità, rendendo il sostegno più efficace per chi vuole compiere il grande passo dell’acquisto di un’abitazione. In particolare, l’iniziativa si rivolge ai giovani e alle famiglie, sostenendo concretamente i loro progetti di vita. Scopriamo nel dettaglio tutte le novità previste.

 

670 milioni di euro per il futuro dei giovani


Il Fondo di Garanzia Prima Casa riceverà, per il triennio 2025-2027, un finanziamento complessivo di 670 milioni di euro. La ripartizione prevede 130 milioni per il 2025 e 270 milioni per ciascuno degli anni successivi, 2026 e 2027. Questo investimento mira a soddisfare il crescente bisogno di supporto: nei primi nove mesi del 2024, le richieste accolte dal fondo sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Grazie a questa dotazione triennale, il fondo non solo garantirà continuità al sostegno finanziario per chi desidera acquistare la prima casa, ma affronterà anche le sfide legate all’andamento dei tassi d’interesse, che hanno reso i mutui garantiti una soluzione sempre più richiesta.

 

Oltre 61 mila richieste nel 2024


Gestito da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), il Fondo di Garanzia Prima Casa, istituito nel 2013, si conferma un pilastro fondamentale per chi desidera acquistare la prima abitazione. Fino ad oggi, Consap ha ricevuto più di 582 mila domande, approvandone oltre 537 mila per un valore complessivo di finanziamenti superiore a 62 miliardi di euro. Di questi, più di 441 mila mutui sono stati effettivamente erogati.

Solo nei primi nove mesi del 2024, le richieste accolte sono state oltre 61 mila, con circa il 70% dei mutui destinati a giovani under 36. Questo dato sottolinea l’importanza strategica del fondo nel facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare per le nuove generazioni.

 

Chi può accedere e con quali requisiti


Per beneficiare delle agevolazioni offerte dal Fondo Prima Casa, è necessario soddisfare requisiti specifici. Il richiedente non deve possedere altri immobili ad uso abitativo, e l’importo del mutuo richiesto non può superare i 250.000 euro. La garanzia pubblica standard copre il 50% del mutuo, ma alcune categorie di beneficiari hanno accesso prioritario.

Tra queste, rientrano giovani coppie (sposate o conviventi da almeno due anni), nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi e giovani under 36. Inoltre, grazie al Decreto Sostegni bis, chi appartiene a queste categorie può ottenere una garanzia maggiorata fino all’80%, a condizione che il mutuo richiesto superi l’80% del valore dell’immobile e che l’ISEE non sia superiore a 40.000 euro. Un’opportunità pensata per rendere l’acquisto della prima casa ancora più accessibile.

 

Garanzie potenziate per le famiglie numerose


Dal gennaio 2024, il Fondo di Garanzia Prima Casa offre agevolazioni maggiorate alle famiglie numerose, con coperture che arrivano fino al 90% in base al numero di figli e al reddito ISEE. Le famiglie con tre figli e un ISEE fino a 40.000 euro possono accedere a una garanzia dell’80%, percentuale che aumenta all’85% per nuclei con quattro figli e un ISEE fino a 45.000 euro, fino a raggiungere il 90% per famiglie con cinque o più figli e un ISEE non superiore a 50.000 euro.

Questi incentivi mirano a fornire un sostegno concreto ai nuclei familiari con maggiori responsabilità economiche, rendendo l’acquisto della prima casa più accessibile anche per chi affronta sfide quotidiane più impegnative.

 

La guida per presentare domanda


Per accedere ai benefici del Fondo di Garanzia Prima Casa, è necessario presentare la domanda contestualmente alla richiesta di mutuo presso una banca aderente all’iniziativa. Il modulo di richiesta è scaricabile dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze o dal portale di Consap, ed è disponibile anche direttamente in banca.

La procedura prevede tempi chiari: Consap comunica l’esito della domanda entro 20 giorni, mentre la banca dispone di 90 giorni per informare Consap sull’erogazione o meno del mutuo garantito. Questa struttura semplice e i tempi di risposta definiti fanno del Fondo uno strumento affidabile e accessibile per chi è pronto a compiere il passo verso l’acquisto della prima abitazione.

 

Agevolazioni legate al matrimonio?


Negli ultimi giorni, un emendamento alla Legge di Bilancio 2025, presentato dai deputati di Forza Italia Roberto Pella e Francesco Cannizzaro, potrebbe introdurre un cambiamento significativo nelle agevolazioni per i mutui prima casa. La proposta prevede che la corsia preferenziale per i mutui agevolati venga riservata alle giovani coppie under 30 con un progetto di vita finalizzato al matrimonio. Questo restringerebbe ulteriormente l’accesso al Fondo di Garanzia Prima Casa, che attualmente include giovani under 36, coppie conviventi da almeno due anni e famiglie con figli minori.

Se approvata, la modifica non solo ridurrebbe il limite d’età (da 36 a 30 anni), ma vincolerebbe l’accesso all’agevolazione a uno stato civile specifico. La misura mira a incentivare il matrimonio tra i giovani, ma ha già suscitato dibattito: in molti la considerano discriminatoria, in quanto potrebbe escludere chi, pur necessitando di supporto economico, non sceglie di sposarsi. L’esito dell’emendamento è ancora incerto, in attesa dell’esame della Commissione Bilancio.

 

E se non riesci più a pagare il mutuo?


Non riesci più a pagare il mutuo e ti trovi tra coloro che rischiano di vedersi la casa pignorata? Se ci segui, ne sei già al corrente, ma è importante sapere che prima o poi, una casa pignorata finisce per andare all’asta. Durante le aste immobiliari, le case spesso non vengono vendute, ma svendute a un prezzo molto inferiore al loro valore di mercato.

Tutto ciò si traduce in una perdita per gli ex proprietari, che possono trovarsi ancora pesantemente indebitati nonostante la perdita della casa. Se il ricavato dell'asta non copre tutti i debiti, la parte mancante, detta anche debito residuo, continua a gravare sulle loro spalle anche dopo la vendita all'asta.

 

La soluzione che azzera il debito?
Saldo e stralcio con rinuncia agli atti

Cosa puoi fare dunque se ti trovi in questa situazione e vuoi evitare di restare indebitato per lungo tempo, magari per il resto della tua vita?

Fortunatamente esiste una soluzione alternativa all’asta, che puoi mettere in pratica anche se la tua casa è già stata pignorata. Stiamo parlando del saldo e stralcio con rinuncia agli atti, un sistema che ti permette di vendere la casa evitando la svendita all’asta e di azzerare al contempo tutti i debiti.

Ma vediamo meglio come funziona: invece di stare ad aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo? Trovare un accordo con ciascuno di loro che ti consenta di azzerare completamente i tuoi debiti.

Con questo sistema, i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Perché mai dovrebbero accettare? La buona notizia è che, con tutta probabilità, saranno propensi a scendere a patti. Le aste sono infatti molto rischiose anche per loro: gli esiti sono incerti, le tempistiche molto lunghe e, di conseguenza, nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi.

Con la nostra soluzione avranno invece la certezza di ricevere subito la somma pattuita, senza dover fare i conti con tutte le incertezze della (s)vendita all’asta.

Tu dovrai comunque vendere la casa in modo da poter pagare i creditori. In questo caso però, lo farai con la  garanzia di azzerare tutti i tuoi debiti, senza rischiare di trascinarti in una situazione economica complicata per il resto della tua vita.

Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!
 

Case Italia compra la tua casa!


Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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