Legge sul sovraindebitamento e pignoramento | Case Italia

La legge sul sovraindebitamento ti protegge dal pignoramento immobiliare?

Come funziona la legge sul sovraindebitamento? È sempre la soluzione migliore per risolvere il problema del debito?

La legge sul sovraindebitamento ti protegge dal pignoramento immobiliare?
07 giugno 2019
Case Italia Srl
Debito bancario

Nel post di oggi abbiamo deciso di parlare di una legge che ha fatto molto discutere, perché pensata per aiutare le persone e le piccole imprese che sono state colpite dalla crisi economica degli ultimi anni. Si tratta della legge 3/2012 sul sovraindebitamento, non a caso ribattezzata anche “legge salva suicidi”.

I gesti estremi in caso di indebitamento eccessivo sono infatti una triste realtà, di cui a tutti noi è capitato spesso di venire a conoscenza attraverso i media. La legge sul sovraindebitamento è stata varata proprio per cercare di tendere una mano verso chi si trova in questo tipo di situazioni e non sa più come uscirne.

In questo articolo vedremo dunque cosa prevede la legge, chi può beneficiarne e se effettivamente può aiutarti a evitare di perdere la casa all’asta se ti sei indebitato e non riesci più a pagare le rate del mutuo

Crisi da sovraindebitamento: la normativa cosa prevede?

Abbiamo visto che la legge sul sovraindebitamento è stata varata con un obiettivo ben preciso: aiutare chi, per una ragione o per l’altra, ha accumulato troppi debiti che ora non riesce più a rimborsare. Se anche tu ti trovi in questa situazione, la legge 3/2012 ti dà la possibilità di rivolgerti al Tribunale e chiedere che venga stabilito un piano che ti permetta di saldare i tuoi debiti gradualmente e in base alle tue effettive possibilità economiche. In sostanza, questo potrà prevedere un pagamento a rate e anche una riduzione dell’ammontare complessivo dei tuoi debiti.

La condizione fondamentale per ottenere un accordo di questo tipo è l’effettivo sovraindebitamento: dovrai infatti dimostrare di non essere in grado di rimborsare i tuoi debiti. Attenzione però: questo non basta, perché la legge non si rivolge a qualsiasi soggetto indebitato e per poterne usufruire bisogna soddisfare alcuni requisiti.

Legge sul sovraindebitamento: i requisiti

Come accennato poco sopra, vi sono alcuni soggetti che restano esclusi dall’applicazione della legge sul sovraindebitamento: si tratta dei cosiddetti debitori fallibili, cioè quegli imprenditori o quelle società che sono soggetti alla legge e alla procedura fallimentare.

Va da sé che possono beneficiare della legge tutti i debitori non fallibili. Vediamo quali sono:

  • I consumatori, ovvero i privati cittadini i cui debiti non sono connessi a un’attività professionale o imprenditoriale.
  • I piccoli imprenditori, che hanno investito nella loro attività meno di 300.000 euro e i cui ricavi lordi annui non hanno superato i 200.000 euro negli ultimi 3 anni.
  • I liberi professionisti.
  • Gli imprenditori agricoli.
  • I fideiussori che si sono indebitati per saldare i debiti della persona o dell’impresa di cui erano garanti.

Se anche tu rientri in una di queste categorie, puoi potenzialmente beneficiare di quanto previsto dalla legge sul sovraindebitamento. Tieni però conto che, a prescindere dal fatto di essere fallibili o meno, restano esclusi tutti coloro che:

  • hanno già usufruito della legge negli ultimi cinque anni;
  • hanno usufruito della legge anche più di cinque anni fa senza però riuscire a rispettare il piano di rimborso concordato con il Giudice e i creditori.

Legge sul sovraindebitamento: come funziona in pratica?

Per le persone e le imprese che soddisfano i requisiti di cui abbiamo appena parlato, la legge sul sovraindebitamento prevede appunto la possibilità di stabilire un piano di rimborso rateale, ma non solo: è anche possibile ottenere una riduzione del debito complessivo, che tenga conto delle effettive possibilità economiche del debitore. Ma in pratica come funziona? In proposito, la legge prevede tre diverse alternative:

  • L’accordo con i creditori: il piano viene sottoposto all’approvazione dei creditori. Questo dovrà indicare la parte del debito che verrà rimborsata, l’ammontare e le scadenze delle rate. Per essere raggiunto, l’accordo deve essere approvato dai creditori che rappresentano almeno il 60% del debito.
  • Il piano del consumatore: è sostanzialmente uguale all’accordo, ma con una differenza importante. Infatti, in questo caso non è necessario ottenere l’approvazione dei creditori. Per questo motivo, è una possibilità riservata esclusivamente ai privati che hanno contratto debiti da consumo (quindi non legati a un’attività imprenditoriale o professionale).
  • La liquidazione del patrimonio: con questa terza opzione, il debitore si impegna a vendere una parte dei suoi beni per poi destinare il ricavato al saldo totale o parziale dei debiti.

La legge sul sovraindebitamento può salvarti dal pignoramento immobiliare?

Lo scopo della legge sul sovraindebitamento è proprio quello di permettere alle persone che si trovano in difficoltà di mettersi al riparo dalle azioni immediate dei creditori. In questo modo, li si vuole aiutare a conservare il loro patrimonio, anche immobiliare, dandogli la possibilità di saldare i debiti in base all’ammontare che possono effettivamente permettersi di pagare e alle tempistiche che sono in grado di rispettare.

Va da sé che la legge consente al debitore di chiedere che le procedure esecutive a suo carico vengano sospese, purché si impegni a rispettare il piano di rimborso concordato con il Giudice e i creditori.

Ma cosa succede se il debitore non riesce a rispettare l’accordo?

In questo caso, i creditori possono chiedere la revoca dell’accordo. E c’è di più: l’accordo può anche essere revocato d’ufficio dal Giudice se il debitore non paga i debiti nei confronti della pubblica amministrazione e degli enti previdenziali entro 90 giorni dalla scadenza stabilita.

Puoi facilmente immaginare le conseguenze: il debitore si ritrova punto e capo, con il rischio concreto di vedere i suoi beni pignorati inclusa la casa, che rischierebbe a quel punto di finire all’asta.

In definitiva, se ti trovi in una situazione di sovraindebitamento, sta a te stabilire se la legge 3/2012 è la soluzione migliore. Se ti sei indebitato a causa di un periodo difficile momentaneo, da cui hai la certezza di risollevarti presto, allora puoi ragionevolmente pensare di riuscire a rispettare il piano di rimborso e di salvare la tua casa dal pignoramento.

Se però temi di non riuscire a riprenderti completamente nel breve termine, con la conseguente eventualità di non riuscire a rispettare l’accordo, allora devi renderti conto che potresti presto ritrovarti in una situazione persino peggiore di quella attuale.

Cosa puoi fare allora, per risolvere il problema del debito una volta per tutte? Fortunatamente esiste un’altra via d’uscita.

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