Bonus casa 2020: ottenere detrazioni fiscali | Case Italia

Bonus casa 2020: ottenere detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione

La Regione Marche ha approvato l'estensione del Bonus casa fino al 2022. In cosa consiste e quali sono i vantaggi?

Bonus casa 2020: ottenere detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione
29 aprile 2020
Case Italia Srl

Se stai seguendo il nostro blog in questo periodo particolare, sai che ultimamente abbiamo parlato molto di Coronavirus, di crisi economica e di mercato immobiliare. E magari sai anche che, nonostante le difficoltà, secondo noi il settore immobiliare è destinato a riprendersi più velocemente di altri.

Il nostro post di oggi vogliamo dedicarlo a una novità che è di grande interesse per chi opera in questo settore in modo etico e, di riflesso, anche per tutte quelle persone che rischiano di perdere la loro casa all’asta. Per il momento, la notizia riguarda soltanto la Regione Marche, ma non è da escludere che nel prossimo futuro anche altre Regioni decidano di muoversi nella stessa direzione.

Di cosa stiamo parlando? Della decisione del Consiglio regionale di estendere la durata del cosiddetto Piano Casa fino alla fine del 2022. Ma cos’è il Piano Casa e perché può rivelarsi molto vantaggioso per chi si occupa di compravendita immobiliare? Ti spieghiamo tutto in questo articolo!

Detrazioni fiscali per ristrutturazione: la proroga concessa dalle Marche

Dicevamo che, tra le misure per cercare di contrastare la crisi da Coronavirus, la Regione Marche ha previsto anche l’estensione del Piano Casa fino al 2022 (il termine era stato inizialmente fissato al 31 dicembre 2020).

Ma in cosa consiste il Piano Casa? Si tratta di un Piano approvato dal Governo, ma attuato e regolato dalle singole Regioni. Il suo obiettivo è quello di promuovere la riqualificazione degli edifici a uso abitativo attraverso una serie di incentivi che incoraggino a ristrutturare gli immobili esistenti, in particolare nell’ottica dell’efficientamento energetico, della sicurezza e del miglioramento antisismico.

Questi incentivi vengono concessi sottoforma di detrazioni fiscali e riguardano diverse tipologie di interventi.

Detrazioni per ristrutturazione: per quali lavori si possono ottenere?

Vediamo adesso quali sono i principali interventi di ristrutturazione e risanamento che danno diritto agli incentivi fiscali previsti dal Piano Casa:

  • Ecobonus: riguarda quegli interventi che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come ad esempio l’installazione di pannelli solari o di impianti domotici. Per questo tipo di interventi le detrazioni fiscali vanno dal 50% al 75% del costo sostenuto, con un tetto massimo di spesa variabile a seconda dei casi.
  • Sismabonus: viene concesso per gli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico degli edifici situati nelle zone a rischio (zone sismiche 1, 2 e 3). La detrazione fiscale può variare dal 50% all’85% dei costi, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità.
  • Bonus ristrutturazioni: mira a incentivare lo svolgimento di interventi più generici di risanamento e ristrutturazione, che possono riguardare ad esempio il miglioramento della sicurezza, l’eliminazione delle barriere architettoniche, o ancora le bonifiche dell’amianto. Le detrazioni ammontano in questo caso al 50% dei costi, per una spesa massima di 96.000 euro.
  • Bonus facciate: riguarda gli interventi di restauro delle facciate, incluse la pulitura e la tinteggiatura. In questo caso, le detrazioni possono arrivare fino al 90% del costo sostenuto, senza alcun limite di spesa.

Detrazioni fiscali per ristrutturazioni: i vantaggi per noi operatori

Se già operi in questo settore, non c’è praticamente bisogno di dirtelo: approfittando di questi incentivi puoi acquistare un immobile, ristrutturarlo e rivenderlo ottimizzando il tuo margine di guadagno.

C’è però anche un altro aspetto importante, che riguarda in particolare chi come noi lavora in modo etico e sostenibile. Il nostro principale obiettivo è quello di risolvere il problema del debito a tutte quelle persone che rischiano di perdere la loro casa all’asta e questo principio vale per ogni operazione che portiamo a termine. Quando un immobile va all’asta, con tutta probabilità finisce per essere svenduto a un prezzo che è di gran lunga inferiore rispetto al suo reale valore. Di conseguenza, gli ex proprietari rischiano di trovarsi ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa! Noi cerchiamo di evitare tutto questo e lo facciamo trovando un accordo con i creditori che consenta di azzerare completamente il debito delle persone coinvolte tramite la vendita della loro casa.

Per riuscirci, dobbiamo però trovare un punto di incontro con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva. Se l’obiettivo è quello di azzerare il debito della famiglia che rischia di perdere la casa, è quasi inevitabile che i creditori debbano accontentarsi di ricevere una somma inferiore rispetto a quella che effettivamente gli spetta. Nella maggior parte dei casi, si dimostrano disposti a trattare, perché in questo modo hanno perlomeno la certezza di ricevere subito i loro soldi, cosa che le aste non sono mai in grado di garantirgli. Resta il fatto che, grazie agli incentivi di cui abbiamo appena parlato, ci saranno in molti casi maggiori probabilità di arrivare a un accordo.

Come mai? È semplice: quando acquistiamo un immobile nell’ottica di ristrutturarlo, sappiamo di poter contare su degli incentivi che andranno di fatto a ridurre i costi della ristrutturazione. E questo ci dà la possibilità di andare maggiormente incontro alle pretese dei creditori. In definitiva, ciò significa anche e soprattutto più probabilità di riuscire ad azzerare il debito delle famiglie che aiutiamo ogni giorno!

Detrazioni fiscali 2020 agenzia delle entrate.

Bonus casa e cessione del credito d’imposta

Ma i vantaggi degli incentivi alla ristrutturazione non si fermano qui. Perché per l’Ecobonus e, a determinate condizioni, per il Sismabonus, esiste anche la possibilità di cedere il credito d’imposta all’impresa che si è occupata dello svolgimento dei lavori. Vediamo di spiegarci meglio.

Se ci limitassimo a ottenere le detrazioni senza ricorrere alla cessione, potremmo detrarre il bonus dalle tasse nel corso dei dieci anni successivi. E questo significherebbe di fatto dover attendere fino a dieci anni prima di poterne beneficiare interamente.

Grazie allo strumento della cessione, è invece possibile ottenere il bonus subito, sottoforma di sconto sulla fattura relativa agli interventi di ristrutturazione. Il committente può appunto cedere il credito d’imposta all’impresa che ha eseguito i lavori e quest’ultima paga il prezzo di cessione facendo uno sconto sui lavori. Sarà poi l’impresa a beneficiare delle detrazioni fiscali nel corso degli anni, facendo valere il credito d’imposta nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Case Italia è in prima linea per risolvere il problema del debito

Da più di dieci anni, noi di Case Italia operiamo nel settore immobiliare in modo etico e sostenibile. Il nostro obiettivo è quello di risolvere il problema del debito nel nostro paese, aiutando le famiglie in difficoltà che rischiano di perdere la loro casa all’asta!

Visita il sito di Case Italia per saperne di più su di noi e sulla nostra attività!

Se la tua casa è all’asta o sta per andarci, non aspettare! Contattaci e valuteremo insieme la tua situazione per capire come possiamo risolverla nel migliore dei modi!

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