Acquista la casa all'asta: minacciato di morte dall'ex proprietario

Una brutta avventura per un imprenditore italiano di 53 anni, che ha acquistato alcuni mesi fa una casa all’asta a Rozzano, nell’hinterland della metropoli lombarda. Il vecchio proprietario infatti, un cittadino egiziano di 34 anni, non solo non aveva alcuna intenzione di abbandonare l’abitazione, ma lo ha aggredito minacciandolo di morte, nonché di far esplodere la casa.

La vicenda è avvenuta tra lunedì 4 e martedì 5 giugno; quando il neoproprietario si è recato all’appartamento per entrarne in possesso, ha trovato una spiacevole sorpresa: l’egiziano viveva ancora lì e non era intenzionato a liberare il locale. Ma non è tutto: aveva persino subaffittato alcune stanze a quattro albanesi, ignari del pignoramento in atto. Successivamente, il vecchio proprietario ha aggredito l’imprenditore, per poi barricarsi all’interno dell’appartamento e minacciarlo di tagliargli la gola se avesse provato ad entrare. Ha inoltre tentato di estorcergli del denaro, sotto l’intimidazione di far saltare in aria la casa con il gas.

Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso all’imprenditore di prendere possesso della casa, tuttavia solo temporaneamente. Il giorno successivo, infatti, l’ex proprietario si è fatto nuovamente trovare all’interno dell’abitazione, dove ha opposto resistenza con una seconda aggressione a danno del legittimo possessore, questa volta alla presenza di alcuni operai incaricati dallo stesso imprenditore, e delle minacce analoghe a quelle del giorno precedente.

A questo punto, a seguito di un nuovo intervento da parte di Carabinieri, per l’egiziano sono scattate le manette con l’accusa di tentata estorsione. Per il 53enne invece, che ha potuto alla fine appropriarsi della sua casa, solo qualche ferita lieve e un forte spavento.

Questa vicenda è purtroppo uno dei tanti tristi epiloghi causati dall’inesorabile meccanismo dei pignoramenti e delle conseguenti vendite all’asta. Per evitare che questo accada, a nulla vale reagire violentemente contro terzi o contro se stessi; un’alternativa concreta è rivolgersi a Case Italia. Il suo team di esperti altamente formati non solo sotto l’aspetto professionale, ma anche dal punto di vista etico, è disponibile ad offrire una consulenza gratuita. L’obiettivo è trovare un accordo con gli esecutati, tenendo conto del loro stato emotivo, ed instaurando un dialogo aperto, allo scopo di estinguere completamente il loro debito.

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