Quali limiti esistono al pignoramento immobiliare? Su questo fronte, dobbiamo ammettere che circolano molte informazioni sbagliate, prima fra tutte quella che riguarda l’impignorabilità della prima casa.
Se il tuo immobile è stato pignorato, oppure temi che lo sarà presto, è giusto che tu sia ben consapevole delle conseguenze a cui rischi di andare incontro. Ed è proprio in quest’ottica che, nel nostro articolo di oggi, parleremo di quali sono i veri limiti al pignoramento immobiliare. Vedremo che in realtà sono pochi e che si applicano solo in determinate circostanze.
Questo però non ti deve scoraggiare, perché una soluzione al problema del debito esiste e, sempre nel post di oggi, ti spiegheremo di cosa si tratta e come puoi implementarla!
Secondo l’articolo 2740 del Codice civile il debitore risponde delle sue obbligazioni con tutti i suoi beni, presenti e futuri.
Ne possiamo dedurre che, se il debitore è proprietario di una casa, questa è in linea di principio pignorabile dai creditori. Al contrario di quanto comunemente si pensa, i limiti al pignoramento immobiliare sono pochi e si applicano solo in alcuni casi particolari.
Proseguendo la lettura vedrai però che, nonostante questo, una soluzione al problema del debito esiste: questa permette di evitare che l’immobile finisca all’asta rischiando di svalutarsi enormemente e lasciando il debitore con un debito sulle spalle anche dopo aver perso la casa. Perché è proprio questo che molto spesso succede quando una casa viene (s)venduta all’asta.
Di tutto questo parleremo tra poco. Prima però vediamo quali sono i veri limiti al pignoramento della casa.
A questo proposito, la prima cosa che devi sapere è che i creditori privati possono procedere al pignoramento di un immobile quasi in tutti i casi, anche se si tratta della prima casa del debitore. Il fatto che la prima casa non sia pignorabile è in realtà una falsa credenza perché, come vedremo meglio tra poco, questo è un limite che vale solo per l’Agenzia delle Entrate.
Un altro limite potrebbe – e qui il condizionale è d’obbligo – essere costituito da una manifesta sproporzionalità tra l’ammontare del debito e il valore dell’immobile. In altre parole, se il debito dovesse essere di importo irrisorio o di molto inferiore rispetto al valore della casa, il debitore potrebbe fare ricorso al Tribunale e sperare che questo venga accolto dal Giudice.
Dicevamo che l’Agenzia delle Entrate è in linea di principio l’unico creditore che è tenuto a rispettare dei limiti per quanto riguarda il pignoramento immobiliare.
In effetti, come spesso si sente dire, il Fisco non può pignorare la “prima” casa del debitore, ma solo a determinate condizioni:
Se tutte e tre queste condizioni vengono soddisfatte, allora l’Agenzia delle Entrate non potrà procedere al pignoramento.
Per tutti gli altri casi, si applicano comunque dei limiti. In sostanza, il Fisco potrà procedere al pignoramento soltanto se:
Ne possiamo dedurre che, nel caso di debiti nei confronti del Fisco, esistano effettivamente dei limiti al pignoramento immobiliare. Attenzione però: questo non significa che il debitore non debba più preoccuparsi di nulla. Il debito continuerà comunque a pesare sulle sue spalle fintanto che non avrà trovato il modo di ripagarlo.
Poco fa abbiamo accennato al fatto che, quando l’importo del debito è sproporzionato rispetto al valore dell’immobile, il debitore ha la possibilità di contestare il pignoramento. Resta il fatto che, in base alla legge italiana, non esiste un importo minimo al di sotto del quale i creditori non possano procedere in tal senso.
Detto questo, una sentenza della Corte di Cassazione viene in aiuto ai debitori che rischiano di subire il pignoramento della casa per un debito di importo irrisorio. Questa ha infatti stabilito che in casi del genere il pignoramento è da considerarsi illegittimo, anche se qui parliamo di debiti di poche decine (o eventualmente centinaia) di euro.
Negli altri casi, in cui l’ammontare del debito non è irrisorio di per sé ma è palesemente sproporzionato rispetto al valore dell’immobile, il debitore può comunque opporsi al pignoramento e avere una chance di ottenere ragione, in particolare se parallelamente può dimostrare di essere in possesso di altri beni di inferiore valore che potrebbero essere pignorati per soddisfare le pretese del creditore. Comunque sia, è bene sottolineare che, rispetto a quest’ultima eventualità, di certezze non ce ne sono.
Fatte salve le eccezioni di cui abbiamo appena parlato, dal momento in cui non riesci più a tenere fede ai tuoi impegni finanziari, la tua casa è a rischio di pignoramento e conseguente (s)vendita all’asta.
Cosa accadrebbe in questo caso? Perché diciamo sempre che l’asta va evitata a tutti i costi? La verità è che durante le aste immobiliari si innescano dei particolari meccanismi di svalutazione che spingono notevolmente al ribasso i prezzi degli immobili. Di conseguenza, molto spesso il ricavato non basta per saldare i debiti degli ex proprietari, che si ritrovano così ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa all’asta!
A questo punto, ti chiederai se non ci sia un modo per evitare tutto questo. Come ti abbiamo anticipato nei primi paragrafi, per fortuna una soluzione esiste! Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti ed è di fatto l’unico modo che ti consente di evitare le svalutazioni delle aste e azzerare al contempo tutti i debiti.
Ma vediamo come funziona: invece di aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta rischiando di restare con un debito sulle spalle, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo è quello di arrivare a un accordo sulla cifra da saldare per considerare il debito estinto, cosicché tu riesca ad azzerare tutti i debiti con la vendita del tuo immobile.
Per fare in modo che il tuo debito venga azzerato, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Eppure, ci sono ottime probabilità che accettino: le aste sono molto rischiose anche per loro, in quanto nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi. Con la nostra soluzione potranno invece contare sul fatto di ricevere subito la somma pattuita.
Una volta raggiunto l’accordo, non ti resterà che pagare i creditori per ottenere l’azzeramento di tutti i tuoi debiti. Dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta eviterai le svalutazioni delle aste e avrai la certezza di cancellare il debito una volta per tutte.
Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata e anche se è già all’asta (ma non è ancora stata venduta), non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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