La compravendita di diamanti: i rischi e le possibili alternative

La compravendita di diamanti: i rischi e le alternative

Alcune società specializzate nella vendita di diamanti li hanno venduti ad ignari investitori a prezzi notevolmente gonfiati

La compravendita di diamanti: i rischi e le alternative
29 maggio 2018
Case Italia Srl
Investimenti sugli immobili

La  compravendita di diamanti è un tipo di investimento che ha sempre affascinato molti risparmiatori, convinti di introdursi in un affare sicuro e redditizio. Tuttavia, i recenti episodi saliti agli onori della cronaca hanno dimostrato il contrario: alcune società specializzate nella compravendita di diamanti, in collaborazione con importanti istituti bancari, li hanno venduti a prezzi notevolmente gonfiati ad ignari investitori, senza peraltro metterli al corrente dei possibili rischi e delle problematiche che avrebbero potuto incorrere nella successiva rivendita. Di conseguenza, gli acquirenti non solo non hanno ricevuto un guadagno, ma hanno perso circa il 50% del valore capitalizzato all’inizio.

Un mercato poco trasparente

La ragione per cui queste vere e proprie truffe vengono realizzate con estrema facilità sta nella mancanza di chiarezza sul valore di queste pietre preziose, il cui mercato è privo di un indice finanziario, come avviene invece per l’oro o per altre materie prime. Questo perché ogni singola pietra è unica e deve essere valutata singolarmente, sulla base di caratteristiche denominate “4C”, come il colore, la chiarezza, il taglio e il peso (o carato). Per questa ragione non può esistere una stima globale sul valore dei diamanti.

L’illusione di un importante investimento

A causa di questa mancanza di trasparenza, tali società hanno trovato un sistema semplice per raggirare il compratore, il quale riceve dalla banca a cui si rivolge un listino redatto appositamente da loro, che però non riporta il reale valore di mercato delle pietre, bensì prezzi abilmente elevati. Di fatto, l’Antitrust ha sanzionato negli scorsi mesi due aziende rivenditrici (Idb e Dpi) e quattro istituti di credito, con oltre 15 milioni di euro. L’attenzione mediatica sulla vicenda, sollevata da alcuni programmi televisivi come Report e Le Iene, ha in parte inibito i potenziali acquirenti dall’intraprendere questo tipo di investimento, ma il rischio di subire raggiri è comunque ancora elevato.

Crowdfunding immobiliare, una nuova frontiera

Il  crowdfunding immobiliare è un nuovo tipo di investimento sicuro e vantaggioso che sta prendendo piede da alcuni anni in molti paesi e ora sta iniziando ad affondare le sue radici anche in Italia.

Case Italia è in procinto di attivare una piattaforma specifica per offrire la possibilità agli investitori di capitalizzare sul mercato degli immobili senza correre alcun rischio.

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