Decreto crescita: novità per l’immobiliare | Case Italia

Il decreto crescita nella Gazzetta Ufficiale: importanti novità per l’immobiliare

Gli incentivi del decreto crescita per chi opera nel settore immobiliare

Il decreto crescita nella Gazzetta Ufficiale: importanti novità per l’immobiliare
02 maggio 2019
Case Italia Srl
News e Cronaca

Il decreto-legge 34/2019, ormai noto a tutti come “decreto crescita”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2019. Come forse già saprai, si tratta di una serie di provvedimenti volti a stimolare la ripresa economica nel nostro paese.

Ma oggi noi vogliamo parlartene per un motivo ben preciso: tra le altre cose, il decreto crescita prevede delle novità importantissime per tutti coloro che operano nel settore immobiliare. Di cosa si tratta? Di una serie di incentivi molto interessanti che passeremo in rassegna in questo post. Così anche tu potrai beneficiarne al meglio.

Cos’è il decreto crescita

Il decreto crescita è un decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 aprile con un obiettivo ben preciso: introdurre delle misure urgenti al fine di stimolare la crescita economica e risollevare i settori industriali in crisi.

Decreto crescita: il testo in sintesi

Per raggiungere il suo scopo di spingere la ripresa economica, il decreto crescita prevede diversi provvedimenti che toccano svariati settori: si va dagli sgravi fiscali al rilancio degli investimenti, passando per la tutela del made in Italy e le misure volte a favorire il ritorno dei cervelli emigrati all’estero.

Come già detto, noi vogliamo però concentrarci sul cosiddetto “pacchetto immobiliare”, cioè su quegli incentivi che riguardano la valorizzazione edilizia e lo sviluppo territoriale sostenibile. Nello specifico, parleremo:

  • della possibilità per le imprese di costruzione di ottenere sgravi fiscali se acquistano un immobile, lo ristrutturano rispettando determinati parametri e lo rivendono entro 10 anni;
  • degli incentivi per chi prevede di effettuare interventi volti a migliorare l’efficienza energetica di un immobile o di adeguarsi alle normative antisismiche;
  • del rifinanziamento del fondo prima casa, una misura del decreto crescita che si rivolge in modo particolare alle famiglie.

Queste misure sono state prese per incentivare l’ultimazione e la vendita dei cantieri, e in particolare per far fronte a un problema sempre più attuale in Italia: quello dei crediti deteriorati o NPL (non-performing loans). Si stima infatti che circa i 2/3 degli NPL siano da ricondurre a cantieri che non vengono ultimati o venduti.

Bonus casa e detrazioni fiscali previste dal decreto crescita

Partiamo dai cosiddetti incentivi per la valorizzazione edilizia: in proposito, il decreto crescita prevede che le imprese di costruzione che entrano in possesso di un immobile con l’intenzione di ristrutturarlo possano ottenere degli  sgravi fiscali a determinate condizioni:

  • la ristrutturazione deve essere conforme alla normativa antisismica e prevedere il conseguimento della classe energetica A o B;
  • l’immobile deve consistere in un intero fabbricato;
  • la ristrutturazione e la cessione devono avvenire entro 10 anni dall’acquisto dell’immobile.

Vediamo adesso in cosa consistono le agevolazioni fiscali: l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, che vanno pagate nel momento in cui si acquista un immobile, verranno fissate a 200 euro ciascuna, per un totale di 600 euro. Prima dell’introduzione di questo importo forfettario, l’imposta di registro era pari al 9% del valore dell’immobile, mentre l’imposta ipotecaria e quella catastale ammontavano a 50 euro ciascuna.

Prendiamo a titolo di esempio un edificio del valore di 1 milione di euro: fino al 30 aprile 2019, l’imposta di registro ammontava a ben 90.000 euro! Ora invece, alle condizioni che abbiamo spiegato sopra, è possibile acquistare lo stesso immobile pagando solo 600 euro di imposte.

Attenzione però: questi sgravi saranno in vigore solo fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, se le condizioni poste per il trasferimento agevolato non dovessero essere rispettate, non solo l’impresa di costruzione sarà chiamata a pagare le imposte ordinarie, ma dovrà anche farsi carico di una multa pari al 30% delle imposte stesse.

Sgravi fiscali per chi opera nell'immobiliare

Gli altri incentivi per l’immobiliare: Ecobonus e Sismabonus

L’Ecobonus e il Sismabonus sono degli incentivi che mirano a incoraggiare l’adozione di standard energetici e antisismici di ultima generazione ed esistevano già prima dell’entrata in vigore del decreto crescita.

Il decreto ha però voluto rendere le cose più semplici: da questo momento, Ecobonus e Sismabonus potranno essere ottenuti anche con uno sconto diretto sui costi dell’intervento di ristrutturazione. Sarà il fornitore a dover detrarre l’importo dalla fattura, che potrà in seguito recuperare a sua volta sottoforma di credito d’imposta entro 5 anni. In precedenza, questa soluzione non esisteva e l’unico modo per usufruire di questi incentivi era quello di ottenere delle detrazioni fiscali sull’arco di 10 anni oppure di cedere il credito. Con il decreto crescita diventa invece possibile ottenere gli incentivi sin da subito.

Per quanto riguarda il Sismabonus, è pure stata prevista un’estensione degli incentivi alle zone a rischio sismico 2 e 3, mentre prima questi erano limitati agli immobili situati nella zona 1, quella maggiormente esposta.

Il decreto crescita dà nuova vita al fondo prima casa

L’ultima novità di cui vogliamo parlarti riguarda in primo luogo le famiglie italiane, perché con il decreto crescita il fondo prima casa verrà rifinanziato con 100 milioni di euro, dopo che a febbraio 2019 si era ritrovato praticamente senza risorse.

Il fondo prima casa offre una garanzia del 50% sui mutui ipotecari concessi per l’acquisto o la ristrutturazione delle abitazioni primarie che rispettano particolari requisiti di efficienza energetica. In questo modo, si facilita l’accesso al mutuo per le famiglie.

Come abbiamo visto, il decreto crescita offre delle nuove opportunità per chi opera nel settore immobiliare, di cui puoi approfittare anche tu se hai un’impresa che si occupa di costruzioni o ristrutturazioni.

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