Proposta un'idea di crowdfunding sociale per Sergio Bramini

Proposta un'idea di crowdfunding sociale per Sergio Bramini

L'idea di lanciare una campagna di crowdfunding sociale per aiutare Sergio Bramini, l’imprenditore fallito per il mancato pagamento da parte dello Stato

Proposta un'idea di crowdfunding sociale per Sergio Bramini
20 aprile 2018
Case Italia Srl
Crowdfunding Immobiliare

Lunedì scorso alla Cena dei Brambilla, l’incontro tra imprenditori dedicato a tutti i non-garantiti che si svolge periodicamente in Brianza, c’era anche Sergio Bramini, l’imprenditore fallito a causa del mancato pagamento da parte dello Stato di 4 milioni di euro per lavori svolti dalla sua impresa dal 2011 in poi. Bramini si trova ora nella drammatica condizione, non solo di aver perso l’impresa, ma anche di avere l‘unica casa di proprietà, casa in cui vive, messa all’asta e di essere sotto sfratto.

In occasione di questo incontro recente, Gian Luca Brambilla, il promotore di questi incontri tra imprenditori, ha condiviso con Sandro Feole, Project manager di Case Italia e fautore dell’Associazione San Giuseppe, l’idea di aiutare Sergio Bramini a uscire dalla sua drammatica condizione e rimanere in possesso della propria casa: “L’idea è lanciare una campagna di  crowdfunding sociale per trovare le risorse per risolvere la situazione” afferma Brambilla.

Case Italia si propone a sostegno della causa Bramini

Feole, colpito da questo grave caso di ingiustizia che ha portato al fallimento un’azienda il cui unico “torto” è stato quello di non essere stata pagata dallo Stato, suo principale creditore, ha chiesto ai suoi partner di Case Italia di intervenire per dare un aiuto concreto a Sergio Bramini e ha già avviato le pratiche per creare la struttura legale e fiscale per poter gestire i fondi raccolti.

“La nostra attività consiste nel cancellare i debiti rivendendo le case”, aggiunge Andrea Maurizio Gilardoni, fondatore insieme a Lucijana Lozancic di Case Italia, “spesso affrontiamo e gestiamo situazioni critiche e non semplici da risolvere ma che hanno caratteristiche tali che ci consentono di operare nel modo consueto. Casi estremi come questo richiedono invece un intervento straordinario.

Abbiamo deciso quindi di chiedere uno sforzo ai nostri affiliati e nostri investitori per aderire alla raccolta fondi e consentire così a Bramini di rientrare in possesso della propria casa.

Per Case Italia si tratta di una iniziativa straordinaria, nata sull’onda dell’emozione e dell’indignazione, ma stiamo già pensando di ripetere in futuro questo tipo di intervento per affrontare situazioni estreme. Augurandoci allo stesso tempo che situazioni così gravi e incresciose non si ripetano.”

Sergio Bramini, anche nella speranza di avere un po’ più di tempo prima dello sfratto esecutivo da parte del Tribunale di Monza, si è rivolto al programma televisivo Le Iene per denunciare le ingiustizie subite e non dimentica che in un momento di così grave difficoltà, sono state tante le persone che gli hanno manifestato solidarietà ed è a loro che si rivolge:

“Voglio ringraziare la gente che mi è stata vicina che mi ha fatto capire che in Italia non ci sono solo i mascalzoni, ci sono anche le brave persone. Terrò duro“.

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Credito Italia nella persona del suo amministratore, in vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra piattaforma Rendimento Etico srl.
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