Da quando il nostro paese è stato investito dalla crisi da Coronavirus, il Governo ha introdotto una serie di provvedimenti per cercare di salvare famiglie, imprese e l’intero sistema economico. La maggior parte di queste misure è contenuta nel Decreto Cura Italia e nel Decreto liquidità, di cui abbiamo già ampiamente parlato qui sul nostro blog.
Riguardo allo stanziamento di questi aiuti economici, le banche giocano un ruolo di primo piano: esse sono infatti state chiamate a procedere con la sospensione dei mutui ai clienti che ne fanno richiesta e a stanziare i prestiti alle imprese garantiti dallo Stato. Al fine di garantire che gli aiuti giungano a chi ne ha bisogno e che si rivelino davvero efficaci, la Banca d’Italia ha emesso una serie di raccomandazioni rivolte agli istituti bancari.
Ed è proprio di queste raccomandazioni che vogliamo parlarti nel post di oggi. Perché, se stai pensando di ricorrere agli aiuti erogati dallo Stato, è importante che tu conosca anche quali informazioni le banche sono invitate a metterti a disposizione e attraverso quali canali puoi inoltrare la tua richiesta.
Mettiamo il caso che, a seguito della crisi da Coronavirus, tu stia pensando di chiedere una sospensione del mutuo. O magari invece sei un imprenditore e stai valutando di fare richiesta per ottenere un prestito garantito dallo Stato (di questi strumenti abbiamo già parlato in modo approfondito e in fondo a questo post troverai i link ai relativi articoli). Sia in un caso che nell’altro, il tuo interlocutore diretto sarà sempre una banca. Sono infatti i singoli istituti bancari a valutare la concessione dei crediti garantiti e a occuparsi delle pratiche per la sospensione dei mutui.
Proprio per questo motivo, la Banca d’Italia ha pensato di indirizzare alle banche una serie di raccomandazioni, che riguardano sostanzialmente l’accessibilità delle informazioni, il trattamento delle richieste e i criteri da considerare per la concessione degli aiuti.
Il documento redatto dalla Banca d’Italia è suddiviso in due parti:
In questo articolo parleremo soprattutto della prima parte, perché è quella che ti interessa direttamente se stai pensando di ricorrere a queste misure di sostegno.
Nelle sue raccomandazioni, la Banca d’Italia ha puntato molto sulla facilità di accesso alle informazioni e sulla trasparenza. Il suo principale obiettivo pare essere quello di garantire che i richiedenti possano reperire tutto ciò di cui hanno bisogno per capire come funzionano le procedure e per massimizzare le probabilità che la loro domanda venga approvata nel minor tempo possibile.
Dal punto di vista dell’accessibilità e della trasparenza, la Banca d’Italia ha chiesto agli istituti bancari di:
La Banca d’Italia sembra essersi preoccupata principalmente di garantire l’accesso alle informazioni e di semplificare il più possibile le procedure di richiesta. Non si è tuttavia limitata a questo:
Arrivato a questo punto, ti sarai certamente fatto un’idea più chiara di cosa puoi aspettarti dalla tua banca nel momento in cui dovessi presentare la tua domanda per l’ottenimento di questi aiuti.
Come abbiamo anticipato in apertura, la Banca d’Italia ha previsto anche un secondo capitolo di raccomandazioni, che riguarda la lotta al riciclaggio di denaro e alla criminalità organizzata. Con tutta probabilità, questi aspetti non ti riguardano in prima persona e perciò non entreremo nel dettaglio. Ti basti sapere che, per quanto riguarda i prestiti alle imprese, le banche sono invitate a tenere conto del profilo di rischio di ciascun richiedente e a verificare che l’importo richiesto non risulti eccessivo rispetto a quanto necessario per garantire la continuazione dell’attività o per attuare progetti di ristrutturazione che siano effettivamente verificabili.
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