Le nuove regole europee in materia di default | Case Italia

Nuove regole in materia di default: cosa cambia per i mutuatari

Le conseguenze per i mutuatari della nuova definizione di default.

Nuove regole in materia di default: cosa cambia per i mutuatari
26 febbraio 2021
Case Italia Srl
Debito bancario

Il 1. gennaio 2021 è scattato il termine entro il quale gli istituti bancari dei paesi membri dell’UE hanno dovuto adeguarsi alle nuove regole europee in materia di default. L’adeguamento ha ovviamente riguardato anche le banche italiane che, dall’inizio del nuovo anno, adottano una definizione di default più rigida rispetto a prima.

Che cosa comporta tutto questo per le persone e le famiglie che si ritrovano con un mutuo sulle spalle? Di quali novità devi tenere conto se da un po’ di tempo non riesci più a pagare le rate regolarmente e temi che, presto o tardi, la tua casa finirà per essere (s)venduta all’asta?

Nel post di oggi affronteremo tutti questi aspetti e poi ti parleremo anche della rinuncia agli atti, l’unica soluzione che può garantirti l’azzeramento del debito!

La nuova definizione di default: cosa cambia per i privati

Dicevamo che, alla luce delle nuove regole emanate dall’Autorità Bancaria Europea, la definizione di default si è fatta più rigorosa.

Ma che cosa vuol dire essere in default? In buona sostanza, significa trovarsi in stato di insolvenza, ovvero non essere più in grado di fare fronte ai propri impegni finanziari. Un caso tipico che riguarda i privati è quello della famiglia che, a causa di sopravvenuti problemi finanziari, non riesce più a pagare le rate del mutuo alla banca.

Prima dell’entrata in vigore della nuova definizione di default, per essere considerati insolventi occorreva aver accumulato un arretrato pari ad almeno il 5% dei debiti totali nei confronti della stessa banca per un periodo di novanta giorni consecutivi.

A partire dal 1. gennaio invece, lo stato di insolvenza scatta già a partire dalla soglia dell’1% dei debiti totali se questi sono pari a un importo di almeno 100 euro. Resta in vigore il periodo di novanta giorni ma, essendo diminuito l’ammontare degli scoperti, possiamo prevedere che si ridurranno anche i tempi necessari per procedere al pignoramento di un immobile.

Cosa succede alle moratorie sui prestiti

Un altro aspetto interessante riguarda l’eventuale impatto di questi cambiamenti sulle moratorie sui prestiti previste per fronteggiare la pandemia. In proposito, resta in vigore la proroga concessa fino al 31 marzo 2021 per la presentazione delle domande. Fatta salva l’adozione di eventuali nuove misure, oltre quella data non sarà più possibile beneficiare della sospensione per un periodo massimo di nove mesi complessivi.

L’accessibilità al Fondo Gasparrini, lo strumento principe per la sospensione dei mutui prima casa, resterà in vigore, ma verranno praticamente a cadere le principali agevolazioni introdotte in corrispondenza del Covid. In particolare:

  • L’ammontare massimo del mutuo tornerà a essere di 250.000 euro e non più di 400.000.
  • Sarà nuovamente necessario dimostrare di avere un ISEE inferiore a 30.000 euro.

Se ti interessa saperne di più sul Fondo Gasparrini, alla fine di questo post trovi il link a un articolo che ti spiega nel dettaglio come funziona.

Non riesci più a pagare il mutuo? È importante agire subito!

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nel momento in cui non riesci più a pagare le rate del mutuo regolarmente, devi agire subito e trovare una soluzione che ti consenta di uscire dal problema del debito il prima possibile. Se le difficoltà economiche che stai attraversando sono solo temporanee e conti sul fatto di riprenderti presto, allora puoi pensare di chiedere una sospensione o di rinegoziare il mutuo. Se però temi che queste misure non bastino a favorire la tua ripresa economica, allora ti consigliamo prima di tutto valutare la soluzione di cui ti parleremo tra poco.

Sì, perché la cosa che devi cercare di evitare a tutti i costi è che la tua casa finisca all’asta! Durante le aste immobiliari si innescano infatti dei meccanismi di svalutazione che possono spingere il prezzo del tuo immobile incredibilmente al ribasso, tanto da non rispecchiare più neanche lontanamente il suo valore di mercato. Pensa che spesso le persone che perdono la loro casa, finiscono per ritrovarsi ancora fortemente indebitate. E questo perché il ricavato della (s)vendita non basta per saldare tutti i loro debiti!

La buona notizia è che c’è un modo per evitare tutto questo, che ti consente di risolvere il problema del debito in modo definitivo e senza passare dalle aste! Come dicevamo, l’importante è agire subito. E questo principio vale ancora di più da quando è entrata in vigore la nuova definizione di default, perché rischia di accorciare i tempi del pignoramento e della vendita all’asta.

Nuova definizione di default ABI

Rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito!

Finora ti abbiamo parlato dei problemi che puoi avere se non riesci più a pagare il mutuo. Adesso è finalmente arrivato il momento di passare alla soluzione! Forse nessuno te ne ha mai parlato prima, ma esiste un modo per avere la certezza di risolvere il problema del debito, senza passare dalle aste e anche se la tua casa è già stata pignorata!

Ecco come funziona: invece di lasciare che la tua casa finisca all’asta, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura e dai inizio a una trattativa privata. Lo scopo è quello di raggiungere un accordo con ciascuno di loro sulla somma da saldare per poter considerare estinto il tuo debito nei loro confronti.

Tieni presente che l’obiettivo principale è liberarti dal problema del debito ed è quindi molto probabile che i creditori debbano accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetti. D’altra parte, avranno però la certezza di ricevere subito la somma pattuita. Un vantaggio che le aste, in genere caratterizzate da lunghe tempistiche e grandi incognite, non sono di certo in grado di garantire.

E tu? Dovrai comunque vendere la casa, ma con la garanzia di risolvere il problema del debito, subito e una volta per tutte! Nel momento in cui i creditori verranno rimborsati, saranno chiamati a firmare una rinuncia agli atti: si tratta di un documento fondamentale, con il quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così sarai finalmente libero di ricominciare a vivere e di guardare nuovamente al futuro!

Case Italia compra la tua casa!

Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi! Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se non riesci più a pagare le rate del mutuo regolarmente, non perdere altro tempo prezioso. Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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