Nuovo stop al pignoramento della prima casa | Case Italia

Nuovo stop al pignoramento della prima casa. Quali saranno le conseguenze?

I rischi e le nuove opportunità di riuscire ad azzerare il debito

Nuovo stop al pignoramento della prima casa. Quali saranno le conseguenze?
27 novembre 2020
Case Italia Srl
Pignoramento della casa

Il decreto Ristori ha esteso lo stop al pignoramento della prima casa a tutto il 2020. Questo provvedimento, inizialmente previsto dal decreto Cura Italia, avrebbe infatti dovuto arrivare a scadenza lo scorso 25 ottobre. A fronte delle nuove restrizioni introdotte per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus, il Governo ha però deciso di introdurre una proroga e tendere così una mano ai debitori.

Oggi vedremo che, se la tua casa è a rischio di pignoramento, si tratta di un’ottima opportunità per risolvere la tua situazione nel migliore dei modi. Ma soltanto se ti deciderai ad agire e a prendere in mano la situazione. Come? Te lo spieghiamo in questo post!

Lo stop al pignoramento della prima casa per Coronavirus

Il decreto Ristori prevede principalmente l’introduzione di alcune misure di sostegno alle categorie più colpite dalle nuove restrizioni. Come già anticipato, ha però pensato anche alle persone che in questo momento rischiano di perdere la casa, in particolare a chi possiede un unico immobile.

Ricordiamo infatti che il provvedimento è limitato alla cosiddetta “prima casa”, che corrisponde di fatto all’unica casa di proprietà del debitore, in cui questi risiede abitualmente. In altre parole, rimangono escluse tutte quelle persone che posseggono più di un immobile, anche se si dovesse trattare semplicemente della quota di una casa di vacanza in comproprietà.

La sospensione dei pignoramenti riguardanti la prima casa darà una nuova boccata di ossigeno ai debitori, in quanto avranno più tempo a disposizione per pensare a come risolvere il loro problema di indebitamento. È importante però che questo tempo venga usato per agire, per fare qualcosa di concreto!

Se la tua casa è a rischio di pignoramento, devi capire che il debito non scomparirà magicamente entro il 1. gennaio 2021. Non puoi limitarti ad aspettare, magari sperando in un miracolo. Perché non solo resteresti in balìa dei tuoi problemi, ma questi potrebbero persino peggiorare. Vediamo perché.

Sospensione dei pignoramenti: le conseguenze per i debitori

Quando l’attività riprenderà dopo uno stop di più di otto mesi, i Tribunali si troveranno a dover smaltire un grosso accumulo di procedure esecutive. Se da una parte i tempi del pignoramento si allungheranno ulteriormente, ci sono anche dei possibili effetti collaterali che non puoi ignorare.

Fondamentalmente, il problema risiede nei meccanismi di svalutazione tipici delle aste, che rischierebbero di venire ancor più esasperati rispetto al solito. Ritrovandosi con innumerevoli procedure arretrate, i Tribunali cercheranno probabilmente di chiuderle il più in fretta possibile. Parallelamente, l’offerta di case all’asta potrebbe risultare sproporzionata rispetto alla domanda, aumentando così il numero di aste deserte e il rischio di svalutazione degli immobili.

Come funzionano le svalutazioni durante le aste

Ma cosa intendiamo concretamente quando facciamo riferimento ai meccanismi di svalutazione delle aste? Come probabilmente saprai, le case all’asta vengono aggiudicate al migliore offerente. Chi partecipa a un’asta non può però decidere liberamente la sua offerta, perché il Tribunale stabilisce un limite al di sotto del quale non è possibile scendere. Questo limite corrisponde all’offerta minima, che dipende a sua volta dal prezzo base.

Il problema è che ogni volta che un’asta va deserta, cioè non si presenta alcun offerente, il Giudice può decidere di ridurre il prezzo base fino a un massimo del 25%. Tieni presente che quello delle aste deserte è un fenomeno piuttosto frequente: molto spesso è necessario organizzare due o persino tre aste prima di riuscire a vendere un immobile. E se ogni volta il prezzo base scende del 25% rispetto al precedente, si fa in fretta a capire che alla fine la casa verrà probabilmente svenduta per una cifra ridicola, di gran lunga inferiore al suo valore di mercato.

Il problema più grosso per il debitore è quello del debito residuo: se il ricavato dell’asta non dovesse bastare a saldare tutti i suoi debiti, questi si ritroverebbe ancora indebitato pur avendo perso la casa!

Quello della svalutazione degli immobili all’asta è un rischio di cui bisogna tenere conto in ogni caso e che non è direttamente legato alla crisi da Coronavirus. Come abbiamo visto però, l’accumulo di procedure esecutive previsto per il 2021 potrebbe aggravare la situazione e i debitori sarebbero di conseguenza ancora più esposti.

Come puoi beneficiare dello stop al pignoramento della prima casa

Tutto questo per arrivare a farti capire che, se la tua casa rischia di finire all’asta, devi assolutamente fare uno sforzo per usare il tempo a tua disposizione in modo intelligente. Soprattutto perché esiste un modo per azzerare tutti i tuoi debiti evitando le svalutazioni delle aste!

Ti spieghiamo brevemente come funziona: invece di aspettare che il tuo immobile vada all’asta, prendi contatto con tutti i creditori e cerchi di trovare un accordo che ti consenta azzerare il debito tramite la vendita della casa senza passare dalle aste. Proprio perché l’obiettivo principale è quello di cancellare il tuo debito, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. D’altra parte, avranno la garanzia di incassare subito la somma pattuita, senza dover fare i conti con le lunghe tempistiche e le incertezze tipiche delle aste.

Come debitore, tu dovrai comunque vendere la casa, ma quantomeno eviterai che venga svenduta magari per poche decine di migliaia di euro. Una volta conclusa la vendita, i creditori verranno pagati e firmeranno la famosa rinuncia agli atti. Si tratta di un documento importantissimo, con cui rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così tu sarai finalmente libero di ricominciare con la certezza di non dovere più niente a nessuno!

Tieni presente che la proroga dello stop al pignoramento della prima casa ti regala un vantaggio importante: più tempo per entrare in trattativa con i creditori prima che venga fissata l’asta! Da parte loro, i creditori saranno ancora più propensi a negoziare un accordo. Visto l’accumulo di procedure arretrate, se decidessero di passare dalle aste rischierebbero di dover aspettare ancora più tempo prima di rivedere anche solo una minima parte dei loro soldi.

Stop pignoramento prima casa per Coronavirus.

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Se la tua casa rischia di finire all’asta e stai beneficiando della sospensione del pignoramento, fai buon uso del tempo che hai a disposizione! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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