Stop alle aste immobiliari e Coronavirus | Case Italia

Stop alle aste immobiliari per Coronavirus: nuove speranze per chi ha la casa all’asta

La sospensione delle aste immobiliari regala una speranza in più a chi rischia di perdere la casa all'asta.

Stop alle aste immobiliari per Coronavirus: nuove speranze per chi ha la casa all’asta
08 aprile 2020
Case Italia Srl
Pignoramento della casa

Oggi torniamo a parlarti di stop alle aste immobiliari. Avevamo già chiarito che questa sospensione può trasformarsi in una nuova opportunità per te se hai la casa all’asta, perché ti regala più tempo per trovare un accordo con i creditori che ti consenta di azzerare il debito.

C’è però anche un altro aspetto importante, che secondo noi merita assolutamente di essere approfondito: con la sospensione delle aste molti creditori che in un primo tempo avevano rifiutato di negoziare uno stralcio stanno tornando sui loro passi. E per i debitori questo significa avere una nuova chance per evitare la svendita della casa all’asta e ottenere l’azzeramento del debito!

Se in passato hai tentato di trovare un accordo con i tuoi creditori senza successo, ti consigliamo di leggere attentamente questo articolo. Si tratta di un approfondimento tratto da un’intervista a Michele Mongiello, direttore di Case Italia, che ci ha spiegato perché da adesso i debitori hanno una speranza in più!

Asta immobiliare e rinuncia agli atti: le differenze per i creditori

Per arrivare a capire come mai in questo periodo molti creditori stanno riconsiderando la possibilità di negoziare uno stralcio immobiliare, dobbiamo innanzitutto metterci nei loro panni e capire il loro punto di vista.

Quando il debitore non riesce più a rimborsare il suo debito ed è proprietario di una casa, i creditori possono agire principalmente in due modi:

  • avviare una procedura esecutiva e portarla avanti fino in fondo, facendo in modo che la casa del debitore venga venduta all’asta;
  • entrare in trattativa privata con il debitore per cercare di trovare un accordo direttamente con lui (stralcio immobiliare).

Nel primo caso, sia il debitore che i creditori si assumono dei rischi non indifferenti: quando una casa finisce all’asta, questa viene aggiudicata al miglior offerente per una cifra che è in genere molto inferiore rispetto al prezzo di mercato. Di conseguenza, il debitore va incontro alla concreta possibilità di non riuscire a saldare tutti i suoi debiti con il ricavato e di restare ancora fortemente indebitato pur avendo perso la casa. D’altra parte, anche i creditori rischiano di non ottenere il rimborso dell’intera somma che gli è dovuta, sempre perché il ricavato della vendita può non bastare per saldare l’intero debito.

Nel secondo caso, lo scenario è invece molto diverso. Debitore e creditori portano avanti una trattativa nell’ottica di trovare un accordo. L’obiettivo del debitore è quello di riuscire ad azzerare il suo debito tramite la vendita della casa e di conseguenza i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. Però avranno il grande vantaggio di ricevere l’intera somma pattuita e di riceverla subito, una certezza che le aste non sono mai in grado di garantire. In cambio, il debitore otterrà la rinuncia agli atti, un documento con il quale i creditori rinunciano ad avanzare qualsiasi pretesa nei suoi confronti, presente e futura!

Rinuncia agli atti: quando non si riesce a ottenere

La trattativa che porta a ottenere la  rinuncia agli atti è quasi sempre la soluzione migliore per tutte le parti in gioco e negli anni noi di Case Italia siamo riusciti a concluderne moltissime. Resta il fatto che tutti i creditori coinvolti nella procedura devono essere d’accordo con questa soluzione e a volte alcuni preferiscono non accettare e attendere invece l’esito delle aste.

Magari quella che abbiamo appena riassunto è proprio la situazione in cui ti trovi in questo momento: hai tentato di trovare un accordo con i tuoi creditori ma la trattativa non è andata a buon fine e ora la tua casa è destinata a finire all’asta. Adesso però, con la crisi da Coronavirus e la conseguente sospensione delle aste immobiliari, hai quantomeno una nuova speranza. Per quale motivo? Lo vediamo subito!

Aste immobiliari sospese e rinviate: perché per i creditori sono un problema

Partiamo da una premessa importante: lo stop alle aste immobiliari avrà molto probabilmente delle ripercussioni non indifferenti sulle pretese dei creditori:

  • I tempi di vendita delle case all’asta saranno ancora più lunghi, perché la sospensione porterà ad accumulare un gran numero di procedure lasciate in sospeso. I creditori dovranno quindi aspettare ancora più a lungo prima di vedersi restituita almeno una parte del loro denaro.
  • A causa della crisi economica, è ragionevole attendersi una discesa dei prezzi degli immobili e quindi anche le case vendute all’asta verranno probabilmente aggiudicate a un prezzo più basso. I creditori rischiano quindi di incassare una somma inferiore rispetto a quella che avrebbero potuto attendersi prima della crisi.
  • La crisi porterà anche a un calo della domanda di immobili e questo causerà probabilmente un aumento delle aste deserte, quelle a cui nessuno partecipa. E qui il problema sarebbe proprio l’ulteriore calo dei prezzi di vendita: ogni volta che un’asta va deserta, il Tribunale può infatti stabilire che nell’asta successiva si parta da un prezzo base più basso, che può essere ridotto fino al 25% rispetto al precedente. Anche in questo caso, i creditori rischierebbero di non recuperare più il loro credito, o di recuperarlo solo in minima parte.

Chiariamo un aspetto importante: le ripercussioni che la crisi da Coronavirus avrà sulle aste immobiliari costituiscono uno svantaggio anche per il debitore. Perché vendere la casa a un prezzo ancora più basso rispetto a quello che ci si potrebbe attendere in una situazione normale non farebbe altro che aumentare la fetta del suo debito che non si riesce a saldare tramite il ricavato dell’asta. Il debito residuo medio di chi perde la casa all’asta si aggira intorno ai 50.000-60.000 euro, ma in questo periodo delicato potrebbe raggiungere cifre sensibilmente più alte.

Nel post di oggi abbiamo però deciso di concentrarci sul punto di vista dei creditori, perché proprio le maggiori incognite legate alle aste possono renderli più disponibili a trattare e a trovare un’altra soluzione. E questo vale anche per quelli che in un primo momento avevano rifiutato questa possibilità.

Sospensione aste immobiliari e Coronavirus

Sospensione delle aste immobiliari: i creditori sono più incentivati a trattare

In definitiva, la sospensione delle aste immobiliari potrebbe indurre a cambiare idea anche quei creditori che in un primo momento avevano rifiutato di trovare un accordo con il debitore.

Da parte nostra, possiamo dire che alcuni creditori con cui in precedenza non eravamo riusciti a raggiungere un compromesso, adesso ci stanno ricontattando chiedendoci di formulare delle nuove proposte per stralciare il debito dei nostri assistiti senza passare dalle aste. E anche noi ci stiamo muovendo in questa direzione: abbiamo preso di nuovo in mano tutte le pratiche che non erano andate a buon fine e, dove è ancora possibile, cerchiamo di riprendere le trattative per evitare la vendita all’asta. Il nostro intento è ovviamente quello di sondare il terreno per valutare se con questi creditori si siano venute a creare delle nuove condizioni che consentano di trovare un’intesa.

Case Italia compra la tua casa!

Se hai la casa all’asta e non sei riuscito a trovare un accordo con i creditori che ti permetta di azzerare il debito, visita il sito di Case Italia e contattaci!

Sono più di dieci anni che ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese aiutando le famiglie che rischiano di perdere la loro casa: portiamo avanti le trattative con i creditori, otteniamo la rinuncia agli atti e acquistiamo direttamente la loro casa azzerando tutti i debiti! E con la sospensione delle aste immobiliari, da oggi hai una speranza in più di riuscire a liberarti dal debito e ricominciare a vivere!

Ti interessa saperne di più su questo argomento? Allora leggi anche:

Condividi sui social

Credito Italia nella persona del suo amministratore, in vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la velocità dell'oggi !