Casa all’asta: come si procede per lo sgombero? | Case Italia

Casa all’asta: come si procede per lo sgombero?

Quando dovrai lasciare la tua casa? Come puoi uscire dal debito evitando l’asta?

Casa all’asta: come si procede per lo sgombero?
20 giugno 2022
Case Italia Srl
Pignoramento della casa

Temi che la tua casa finirà presto all’asta e ti stai chiedendo come e quando dovrai lasciarla? I tempi e i modi di liberazione di un immobile aggiudicato all’asta fanno spesso sorgere diversi interrogativi tra i debitori:

  • Quanto tempo avrò per trovare una nuova sistemazione?
  • Dovrò lasciare la mia casa anche se ci vivo insieme a dei figli minori o a delle persone disabili?
  • Cosa accadrebbe se dovessi rifiutarmi di abbandonare l’immobile?

Nel post di oggi vedremo di dare una risposta a tutte queste domande, ma faremo anche un passo in più. Per quanto possa essere dolorosa, la perdita della casa in sé non è l’aspetto peggiore delle aste immobiliari. Il rischio per gli ex proprietari è infatti quello di restare indebitati anche dopo aver già perso il loro immobile. Parleremo naturalmente anche di questo e delle migliori soluzioni a tua disposizione.

Quando si perde la casa all’asta?

Nonostante il debitore non possa più disporre liberamente del suo immobile già a partire dal pignoramento, ne resta formalmente il proprietario fino al momento dell’aggiudicazione. Tieni anche presente che, in base alla normativa più recente, al debitore è consentito continuare ad abitare nella sua casa fino a quando non sarà stata aggiudicata e verrà emesso il  decreto di trasferimento. Questo è il documento che segna di fatto il passaggio di proprietà e che, nella maggior parte dei casi, contiene anche l’ordine di liberare l’immobile.

Ciò significa che, una volta emesso il decreto (generalmente, entro tre mesi da quando il nuovo proprietario ha pagato il prezzo di aggiudicazione), ti verranno comunicati il giorno e l’ora in cui dovrai lasciare l’immobile. È dunque il decreto di trasferimento a segnare la perdita della casa all’asta.

Cosa succede se non liberi l’immobile nei tempi previsti

Qualora non dovessi lasciare l’immobile entro la data indicata nel decreto di trasferimento, il nuovo proprietario provvederà ad avviare una procedura di esecuzione forzata nei tuoi confronti. A quel punto, riceverai un nuovo termine per lasciare la casa, che è in genere di dieci giorni.

Se ancora ti rifiuterai di abbandonare l’immobile si presenterà l’ufficiale giudiziario che, se del caso, potrà richiedere anche l’intervento dei carabinieri.

Quello che vorremmo tu capissi è che, dal momento in cui la tua casa sarà stata aggiudicata all’asta, è inevitabile che presto o tardi dovrai lasciarla. L’immobile apparterrà infatti a un nuovo proprietario e qualsiasi pretesa di rimanervi all’interno oltre la data prevista dal decreto di trasferimento risulterebbe infondata.

Ciò non toglie che vi sia la possibilità di accordarsi direttamente con il nuovo proprietario per un periodo di permanenza più lungo del previsto. A volte gli aggiudicatari sono disposti ad andare incontro alle esigenze dei debitori, in modo che abbiano il tempo di trovarsi una nuova sistemazione. In ogni caso, a quel punto la casa non ti apparterrà più e non potrai sperare di continuare ad abitarci ancora a lungo.

In particolare, il fatto che nella casa vivano anche dei ragazzi minorenni o delle persone disabili non impedirà lo sgombero forzato qualora si rendesse necessario. Può darsi che tu abbia sentito dire il contrario, ma si tratta purtroppo di un falso mito. In realtà, la legge in questi casi non prevede alcuna tutela specifica e il massimo che si può ottenere è una proroga concessa dal Giudice.

Perdere la casa all’asta: il paradosso del debito residuo

Ora che abbiamo visto come avviene lo sgombero di un immobile una volta che è stato aggiudicato all’asta, passiamo a un altro aspetto di cui devi essere ben consapevole.

Potrà sembrarti strano ma, in una situazione del genere, il fatto di perdere la casa in sé non è il peggio che può capitare. Certo dover rinunciare a quella che è stata la propria abitazione, magari per diversi anni, è un’esperienza drammatica. Ma purtroppo c’è dell’altro.

Nella maggior parte dei casi, gli immobili che finiscono all’asta vengono letteralmente svenduti per una cifra di gran lunga inferiore al loro valore di mercato. Le aste immobiliari si caratterizzano infatti per l’innesco di alcuni meccanismi di svalutazione che spingono il prezzo delle case al ribasso, al punto che un immobile può arrivare a essere svenduto per la metà o addirittura un terzo del suo valore.

La conseguenza, abbastanza ovvia ma a cui troppo spesso non si pensa, è che il ricavato della vendita non basta a saldare tutti i debiti degli ex proprietari, che rischiano così di ritrovarsi ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa (ottenendo in cambio in cifra ridicola).

Il  debito residuo è proprio quella parte di debito che il debitore non riesce a pagare con il ricavato dell’asta e che continuerà a pesare sulle sue spalle fino a quando non riuscirà in qualche modo a saldarla.

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito!

Cosa succede se la casa all'asta è occupata

Capisci ora perché il fatto di perdere la casa potrebbe non essere il tuo unico problema? Se l’immobile venisse svenduto, il ricavato potrebbe non bastare per estinguere i tuoi debiti. A quel punto, pur avendo perso la casa, non avresti ancora risolto il problema dell’indebitamento!

Fortunatamente, c’è un modo per evitare che tutto questo avvenga. Una volta che un immobile è stato pignorato, non può più essere venduto nel mercato libero. Nonostante questo, c’è ancora la possibilità di evitare la (s)vendita all’asta e tutti i problemi che questa porta con sé.

La nostra soluzione in questi casi si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti, di fatto l’unico modo che può garantirti di azzerare il debito subito e una volta per tutte!

Ecco come funziona: invece di lasciare che l’asta faccia il suo corso, prendi contatto con i creditori coinvolti nella procedura esecutiva e cerchi di accordarti con loro sulla cifra da saldare per considerare il tuo debito estinto.

Essendo l’obiettivo quello di azzerare completamente il tuo debito, è probabile che i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Perché mai dovrebbero accettare? È semplice! Le aste costituiscono un grosso rischio anche per loro, perché nessuno può garantirgli se e quando riceveranno indietro il loro denaro.

Con il saldo e stralcio, i creditori hanno invece la certezza di ricevere subito la somma pattuita ed è proprio per questo motivo che ci sono ottime probabilità che accettino di trovare un compromesso sull’importo da saldare.

Se l’accordo verrà raggiunto, non ti resterà che procedere con il pagamento dei creditori. Ciò significa che dovrai comunque vendere la casa, ma in questo caso lo farai senza rischiare che il ricavato non sia sufficiente per farti uscire dall’indebitamento. Una volta che avranno ricevuto i loro soldi, i creditori firmeranno la famosa rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura! E tu sarai finalmente libero dal debito e potrai riprendere in mano la tua vita!

Case Italia compra la tua casa!

Da ormai quindici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata e presto finirà all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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