Casa all’asta: e se non liberi l’immobile? | Case Italia

Casa all’asta: cosa succede davvero se non liberi l’immobile

Le conseguenze se non lasci la tua casa dopo che è stata aggiudicata all'asta.

Casa all’asta: cosa succede davvero se non liberi l’immobile
11 novembre 2021
Case Italia Srl
Pignoramento della casa

Stai affrontando un periodo di difficoltà e temi che, presto o tardi, la tua casa verrà messa all’asta. Magari ti hanno già notificato il pignoramento e, giustamente, ti stai chiedendo se non ci sia un modo per uscire da questa brutta situazione.

Il nostro post di oggi abbiamo deciso di dedicarlo a un luogo comune a cui sono ancora in molti a credere e che purtroppo finisce per portare molte persone a prendere la strada sbagliata.

È possibile che sia capitato anche a te di sentirne parlare: ti hanno detto che, se non possiedi un’altra casa e non sapresti dove altro andare, nessuno potrà forzarti a uscire da casa tua, nemmeno se questa è stata aggiudicata all’asta. A maggior ragione se i tuoi figli sono ancora minorenni e abitano con te, se vivi con una persona disabile, o ancora se l’immobile in questione è stato assegnato come casa coniugale in seguito a una separazione.

Ma è proprio vero che in questi casi non c’è modo di sfrattare gli ex proprietari? Davvero l’acquirente, pur essendo diventato il legittimo proprietario dell’immobile, non ha alcuna possibilità di usufruirne liberamente?

Liberare l’immobile dopo aver perso la casa all’asta: come funziona

Una volta avvenuta l’aggiudicazione all’asta del tuo immobile e dopo che l’acquirente ne avrà saldato il prezzo, il Giudice emetterà il relativo  decreto di trasferimento, con il quale verrà formalizzato il passaggio di proprietà.

A partire da quel momento, non sarai più tu il proprietario di casa, ma la persona che se la è aggiudicata tramite l’asta. Per questo motivo, insieme al decreto di trasferimento, il Tribunale emetterà anche un’ingiunzione che ti imporrà di lasciare l’immobile entro una certa data.

E se tu decidessi di ignorare tutto quanto e di continuare a vivere tranquillamente in quella che per te è ancora casa tua? Ti lasceranno in pace? Contrariamente a quanto alcuni pensano, le cose purtroppo stanno diversamente, anche nel caso in cui tu non possieda altri immobili. Se opporrai resistenza, il custode giudiziario finirà per chiamare i carabinieri, che procederanno allo sfratto e al cambio delle serrature.

Per questa ragione, ti conviene evitare di nascondere la testa sotto la sabbia e cercare di prendere le cose in mano. Sì, perché una soluzione a questo problema esiste e te ne parleremo tra poco. Prima però vediamo cosa accade invece se nella casa vivono dei minorenni o delle persone disabili.

Cosa succede se nella casa vivono minori o disabili

A questa situazione particolare abbiamo dedicato un intero articolo, di cui ritrovi il link in fondo alla pagina. Qui ci limiteremo a riassumerne i punti salienti.

La legge italiana non contempla nessuna norma particolare che preveda il blocco dello sfratto esecutivo in presenza di minori o persone disabili. L’unica cosa che in questi casi sarà possibile ottenere è un rinvio dello sgombero e, congiuntamente, l’intervento dei servizi sociali in modo da garantire un’adeguata sistemazione a queste persone.

E se l’immobile è stato assegnato come casa coniugale dopo una separazione?

Anche a questo particolare aspetto del pignoramento abbiamo dedicato un articolo a sé (che trovi sempre in fondo alla pagina). Vediamo molto brevemente cosa può accadere in questi casi:

  • Se la casa coniugale è stata assegnata al coniuge che ne ha diritto solo dopo il pignoramento, il diritto di assegnazione si estingue automaticamente con la vendita all’asta.
  • Se invece la casa coniugale è stata assegnata prima del pignoramento, ma il diritto di assegnazione non è stato trascritto nei registri immobiliari, allora questo si estingue dopo nove anni dall’aggiudicazione.
  • Solo nel caso in cui il diritto di assegnazione sia stato trascritto prima del pignoramento, questo resta in vigore fino alla sua cessazione, ovvero fino al raggiungimento dell’indipendenza economica dei figli.

Come puoi constatare tu stesso, se la tua casa è già stata pignorata ha poco senso separarsi dal tuo coniuge per evitare di perderla all’asta. In questo caso il diritto di assegnazione si estinguerebbe nel momento in cui la casa verrebbe venduta, diventando privo di qualsiasi efficacia.

Perché devi evitare l’asta a tutti i costi

Ora, il punto è questo: se te ne starai con le mani in mano ad aspettare che la tua casa vada all’asta, è quasi certo che prima o poi finirai per perderla. È inutile contare sul fatto che nessuno ti manderà mai via da casa tua perché, come abbiamo visto, non è così che funziona.

Ma le cose potrebbero rivelarsi persino peggiori di quanto immagini. Già, perché le possibili conseguenze vanno oltre la perdita della casa. Per svariati motivi, gli immobili che finiscono all’asta rischiano di andare incontro a importanti svalutazioni, il che significa che vengono (s)venduti a un prezzo di gran lunga inferiore al loro valore di mercato.

Il problema è che spesso il ricavato non basta per saldare tutti i debiti accumulati dagli ex proprietari, che si ritrovano così ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa!

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito

Casa all'asta e tempi di sfratto

Abbiamo già accennato al fatto che, fortunatamente, a tutto questo c’è una soluzione che funziona davvero. Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti ed è di fatto l’unico sistema che può garantirti l’azzeramento totale di tutti i tuoi debiti.

Ecco come funziona: anche se la tua casa è stata pignorata e anche se è già stata messa all’asta, hai ancora la possibilità di venderla. Certo, non lo potrai fare direttamente nel mercato libero, ma c’è comunque un modo che ti consente di evitare eccessive svalutazioni e, soprattutto, di estinguere completamente i tuoi debiti.

Quello che devi fare è sostanzialmente questo: raggiungere un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura sulla cifra da saldare per poter considerare il tuo debito estinto. Essendo l’obiettivo quello di risolvere la tua situazione di indebitamento, i tuoi creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. D’altra parte, avranno però il grande vantaggio di ricevere subito l’importo pattuito. Una cosa che le aste, caratterizzate da grandi incertezze e lunghe tempistiche, in nessun caso sono in grado di garantirgli. Questo per dirti che ci sono ottime probabilità che accettino di trovare un compromesso.

Se tutto andrà a buon fine, tu dovrai vendere la casa per pagare i creditori, ma quantomeno non rischierà di essere svenduta all’asta per poche decine di migliaia di euro e soprattutto potrai contare sulla certezza dell’azzeramento del debito. Una volta che avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. E tu sarai finalmente libero dal problema del debito e potrai riprendere la tua vita da dove l’avevi lasciata!

Case Italia compra la tua casa!

Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata o è sul punto di esserlo, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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