Pignoramento pensione: le novità del 2022 | Case Italia

Pignoramento pensione: come funziona e le novità del 2022

Il nuovo limite di impignorabilità e la soluzione che azzera il debito se sei proprietario di una casa.

Pignoramento pensione: come funziona e le novità del 2022

Il nuovo decreto Aiuti bis, che dovrebbe essere convertito in legge prossimamente, prevede che le pensioni il cui ammontare non supera i 1.000 euro mensili non possano più essere pignorate.

Cosa cambia concretamente rispetto alla situazione attuale e in che modo il nuovo provvedimento migliorerà la situazione dei tanti pensionati che, sempre di più, faticano a far quadrare i conti? Ne parliamo nel post di oggi, in cui affronteremo anche il delicato tema del  pignoramento della casa insieme all’alternativa che consente di azzerare il debito subito e una volta per tutte!

Come funziona il pignoramento della pensione

Per comprendere meglio la portata del provvedimento introdotto dal Decreto Aiuti bis, vediamo prima come funziona attualmente il pignoramento della pensione.

In linea di principio, questa può essere pignorata nella misura massima di un quinto, proprio come avviene per lo stipendio. La differenza sta nel fatto che per la pensione esiste un limite di impignorabilità, ovvero un importo al di sotto del quale la pensione non può essere pignorata.

Tale importo ammonta attualmente all’assegno sociale aumentato della metà. L’assegno sociale non è sempre uguale, ma viene rivisto di anno in anno sulla base dell’indice dei prezzi al consumo. Per il 2022, è stato fissato a 468.28 euro. Di conseguenza, il limite di impignorabilità per le pensioni è pari a 702.42 euro.

Vediamo un paio di esempi per capire meglio:

  • Nel primo caso, Mario percepisce una pensione mensile di 700 euro. Non raggiungendo il limite di impignorabilità, la sua pensione non potrà di fatto essere pignorata dai creditori.
  • Nella seconda ipotesi, la pensione di Mario ammonta invece a 1.000 euro mensili. In questo caso, solo la differenza tra il limite di impignorabilità e l’ammontare della sua pensione (1.000 – 702.42 = 297.58 euro) sarà pignorabile nella misura di 1/5.

Pignoramento della pensione: cosa cambia con il decreto Aiuti bis

L’aumento generalizzato dei prezzi che stiamo vivendo in questo periodo si ripercuote in modo particolare sulle fasce della popolazione finanziariamente più deboli. Secondo quanto riportato da un articolo recentemente apparso sul Messaggero, gli anziani che hanno subito il pignoramento della pensione sarebbero all’incirca 200mila. Una situazione preoccupante, che il Governo sta cercando quantomeno di mitigare.

Il nuovo decreto Aiuti bis prevede un innalzamento del limite di impignorabilità della pensione al doppio dell’assegno sociale e, in ogni caso, a una soglia minima di 1.000 euro. Come abbiamo visto poco fa, l’importo dell’assegno sociale cambia ogni anno e, con l’introduzione di una soglia fissa al di sotto della quale in ogni caso non si può scendere, ci si pone l’obiettivo di tutelare maggiormente i pensionati che vivono una situazione economica precaria.

Cosa succede quando il debitore è proprietario di una casa

A questo punto, è bene precisare che l’innalzamento del limite di impignorabilità è una misura che riguarda unicamente la rendita da pensione in sé e per sé. Qualora un pensionato percepisse anche meno di 1.000 euro al mese di pensione ma fosse al contempo proprietario di una casa, in caso di indebitamento al creditore resterebbe comunque la possibilità di far pignorare il suo immobile per ottenere il denaro che gli spetta.

Solo nei casi in cui il creditore è l’Agenzia delle Entrate vale il principio secondo cui la prima casa del debitore non può essere pignorata. Attenzione però: qui per prima casa si intende in realtà l’unico immobile di proprietà del debitore, in cui questi deve peraltro aver stabilito il proprio domicilio e che non deve rientrare nella categoria degli immobili di lusso. Questa è di fatto l’unica eccezione: in tutti gli altri casi l’immobile potrà essere soggetto a pignoramento.

Asta immobiliare: perché devi evitarla a tutti i costi

Finora abbiamo principalmente parlato del pignoramento della pensione e delle novità che verranno introdotte a breve. Da qui in poi, parleremo invece di aste immobiliari e delle migliori alternative che consentono di azzerare il debito: due temi che interessano tutti i proprietari di casa che rischiano di perdere il loro immobile all’asta, a prescindere dal fatto che siano pensionati o meno.

La verità è che, se la tua casa è stata pignorata o potrebbe esserlo a breve, devi fare di tutto per cercare di evitare che finisca all’asta. Le aste immobiliari si caratterizzano infatti per dei particolari meccanismi di svalutazione, che spingono il prezzo al ribasso. Tanto che molto spesso gli immobili finiscono per essere aggiudicati alla metà o addirittura a un terzo del loro valore di mercato. Le conseguenze non sono difficili da immaginare: molte volte il ricavato non basta neppure per saldare interamente i debiti accumulati dagli ex proprietari, che rischiano così di restare ancora fortemente indebitati pur avendo già perso la loro casa!

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito!

 

Quando ti possono bloccare la pensione.

Dopo tutto quello che ci siamo detti finora, magari faticherai a crederci. Eppure, esiste un modo che ti permette di uscire dal pignoramento evitando l’asta e azzerando al contempo tutti i debiti! Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti ed è la soluzione che noi di Case Italia mettiamo in pratica da più di quindici anni per risolvere il problema del debito.

Vediamo come funziona: invece di aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta rischiando di restare con un debito sulle spalle, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo è quello di arrivare a un accordo sulla cifra da saldare per considerare il debito estinto, in modo che tu riesca ad azzerare tutti i debiti con la vendita del tuo immobile.

Per fare sì che il tuo debito venga azzerato, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Eppure, ci sono ottime probabilità che accettino: le aste sono molto rischiose anche per loro, in quanto nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi. Con la nostra soluzione potranno invece contare sul fatto di ricevere subito la somma pattuita.

Una volta raggiunto l’accordo, non ti resterà che pagare i creditori per ottenere l’azzeramento di tutti i tuoi debiti. Dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta eviterai le svalutazioni delle aste e avrai la certezza di cancellare il debito una volta per tutte.

Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!

Case Italia compra la tua casa!

Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata e anche se è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

Ti interessa saperne di più su questo argomento? Allora leggi anche:

Condividi sui social