Quali alternative alla rinuncia agli atti? | Case Italia

Quando ottenere la rinuncia agli atti non è possibile: ecco le alternative.

Qui ti presentiamo due strade che possono portare all’azzeramento del debito!

Quando ottenere la rinuncia agli atti non è possibile: ecco le alternative.
08 luglio 2022
Case Italia Srl
Pignoramento della casa

Se segui il nostro blog regolarmente, sai già come il saldo e stralcio con rinuncia agli atti sia di gran lunga la strategia che preferiamo per evitare l’asta immobiliare e azzerare al contempo l’intero debito degli ex proprietari di casa.

Ciò premesso, può capitare a volte che ottenere la rinuncia agli atti non sia di fatto possibile. Come forse già saprai, uno dei requisiti fondamentali è quello di raggiungere un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva e non sempre purtroppo ci si riesce, vuoi perché i creditori sono troppi, vuoi perché anche solo uno di loro non è disposto a negoziare.

In questi casi c’è ancora qualcosa che si può fare o bisogna per forza rassegnarsi all’incubo dell’asta e del conseguente debito residuo? La buona notizia è che esistono delle alternative alla rinuncia agli atti, che consentono comunque di evitare l’asta e azzerare il debito. Proprio di questo parleremo nel post di oggi!

Quando non si riesce a ottenere la rinuncia agli atti

Dicevamo che, per evitare l’asta, ottenere la rinuncia agli atti e azzerare completamente il debito è indispensabile raggiungere un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura. In genere ci sono ottime probabilità di riuscirci, perché le aste costituiscono un rischio enorme anche dal punto di vista del creditore: le incognite sono tante, le tempistiche possono rivelarsi anche molto lunghe e, in buona sostanza, nessuno può garantirgli se e quando riceverà indietro il suo denaro. Ciò premesso, può anche essere che uno o più creditori non accettino di negoziare o rifiutino l’accordo proposto.

Questo succede in particolare quando i creditori sono numerosi, oppure quando capita di avere a che fare con un creditore che non conosce bene il funzionamento della procedura e si chiede come mai debba accettare di stralciare il credito ottenendo meno di quello che effettivamente gli spetta.

Il saldo e stralcio con rinuncia agli atti presuppone quasi sempre il fatto di offrire ai creditori una cifra inferiore rispetto a quella dovuta. In cambio, questi hanno però la certezza di ricevere subito la somma pattuita senza andare incontro alle incognite tipiche delle aste immobiliari.

Perché la verità è questa: ogni volta che un immobile finisce all’asta, si generano delle grandi incertezze per tutte le parti coinvolte. Spesso gli immobili vengono (s)venduti a un prezzo che si situa molto al di sotto rispetto al loro reale valore e, se da un lato il debitore rischia di rimanere con un debito residuo, dall’altra i creditori vanno incontro alla concreta eventualità di non riuscire a incassare quanto gli spetta.

Tutto questo per dirti che in genere la rinuncia agli atti costituisce la soluzione ottimale per tutti, perché dà modo all’ex proprietario di casa di azzerare il debito e ai creditori di ricevere subito la somma pattuita in sede di negoziazione.

Come dicevamo, capita però a volte che non si riesca a trovare un accordo. Cosa si può fare in questi casi? Lo vediamo nei prossimi paragrafi.

Asta etica: come azzerare il debito dopo la (s)vendita all’asta

Quando trovare un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura non è possibile, i nostri affiliati possono decidere di partecipare all’asta cercando di aggiudicarsi l’immobile. Se l’aggiudicazione va a buon fine, procediamo allo stralcio del debito residuo, ovvero di quella parte di debito che non si è riusciti a saldare con il ricavato della vendita.

A questo punto, c’è una domanda che sorge spontanea: come facciamo a concludere un’operazione che sia comunque profittevole pur azzerando la parte di debito rimasta? È presto detto: il debito residuo non è più garantito da un immobile come il debito originario. Ne consegue che il creditore non può più contare su alcuna garanzia particolare per riuscire a recuperarlo e che, a quel punto, sarà maggiormente disposto a negoziare. Sempre per lo stesso motivo, in genere è propenso ad accettare una somma anche di parecchio inferiore rispetto al valore del credito pur di chiudere la questione una volta per tutte. Questo ci permette di azzerare il debito degli ex proprietari di casa e concludere allo stesso tempo un’operazione comunque profittevole. In altre parole, invece di azzerare il debito prima, lo facciamo dopo l’asta.

È importante ricordare che noi di Case Italia agiamo a scopo etico, non benefico. Portiamo avanti un’attività economica, cercando però di fare tutto il possibile per azzerare il debito di chi perde o rischia di perdere la casa all’asta.

Pensa che la prima asta etica in Italia è stata portata a termine proprio da due nostri affiliati, Jennifer e Gabriele Ubbiali. Se ti interessa sapere com’è andata, in fondo al post troverai il link all’intervista che gli avevamo fatto a suo tempo.

Acquistare il credito immobiliare per azzerare il debito

Come evitare l'asta e azzerare il debito

Un altro sistema che, a seconda dei casi, può portare all’azzeramento del debito in alternativa alla rinuncia agli atti, consiste nell’acquisto del credito immobiliare deteriorato direttamente dalla banca.

Un credito deteriorato non è altro che un credito che l’istituto bancario fatica a recuperare perché il debitore, trovandosi in difficoltà finanziarie, non riesce più a pagare le rate del mutuo.

Per varie ragioni che in questa sede non staremo ad approfondire, spesso le banche tendono a volersi liberare di questi crediti il prima possibile. Di conseguenza, non aspettano che l’immobile finisca all’asta, ma cedono il credito a un terzo soggetto. Proprio perché il recupero può essere più o meno seriamente compromesso, quest’ultimo lo acquista a un prezzo inferiore rispetto al suo reale valore.

Quando optiamo per l’acquisto di un credito immobiliare, possiamo poi decidere di prendere due strade diverse:

  1. Attendiamo l’esito dell’asta e vediamo quanto riusciamo a incassare in qualità di creditori. In questo caso lo scopo è quello di concludere un’operazione finanziaria, non di aggiudicarci l’immobile.
  2. Partecipiamo all’asta e cerchiamo di aggiudicarci l’immobile.

In entrambi i casi, quando si presentano le giuste condizioni possiamo intervenire per azzerare il debito residuo. E questo grazie al fatto che abbiamo acquistato il credito dalla banca a un prezzo inferiore di quanto vale in realtà.

Facciamo un breve esempio pratico per capire meglio. Mettiamo di acquistare un credito deteriorato dalla banca del valore di 150.000 euro. Essendo le probabilità di recupero piuttosto basse, l’istituto di credito è disposto a cedercelo per 50.000 euro. Capisci anche tu che in questo caso specifico avremmo più che un discreto margine per cercare di estinguere i debiti degli ex proprietari e mantenerci comunque in profitto.

Case Italia compra la tua casa!

Da ormai quindici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

E anche quando la rinuncia agli atti non è possibile, valutiamo la possibilità di riuscire comunque ad azzerare il debito attraverso delle strade alternative.

Se la tua casa è stata pignorata o anche se è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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