Come bloccare il pignoramento della casa? | Case Italia

Quando si può bloccare il pignoramento della casa?

Quali condizioni occorre soddisfare e quando conviene

Quando si può bloccare il pignoramento della casa?

Se la tua casa è stata pignorata o è in procinto di esserlo, possiamo solo immaginare l’inferno che stai passando. La prospettiva di perdere la tua abitazione, in cui hai investito buona parte dei tuoi risparmi e hai trascorso tanti bei momenti con la tua famiglia, genera sentimenti di rabbia, tristezza, frustrazione. È assolutamente normale che sia così, com’è normale anche il fatto di mettersi alla disperata ricerca di una soluzione.

In questo articolo vedremo in quali casi è possibile bloccare il pignoramento immobiliare, soffermandoci in particolare su una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che, in relazione a questo aspetto, ha introdotto delle importanti novità.

Resta il fatto – e ci teniamo a dirtelo subito – che un pignoramento può essere bloccato solo in alcune situazioni particolari. Fortunatamente, esiste un’altra soluzione che consente di evitare l’asta e il problema del debito residuo. Nel post di oggi parleremo anche di questo: come uscire dal pignoramento liberandosi da tutti i debiti una volta per tutte!

 

Quando si può impugnare un pignoramento?

 

Vediamo innanzitutto quali sono i motivi che possono giustificare un’opposizione al pignoramento:

  • Il credito fatto valere nei confronti del debitore è inesistente.
  • Il debitore ha già provveduto a saldare il debito prima dell’avvio della procedura.
  • L’ammontare della pretesa dei creditori è superiore all’importo che gli è effettivamente dovuto.
  • Hanno disposto il pignoramento del tuo immobile nonostante il debitore sia in realtà un’altra persona.

In questi casi, l’opposizione al pignoramento è ovviamente più che motivata e, con tutta probabilità, porterà il Giudice competente a ritenere il pignoramento infondato.

Detto questo, in assenza di una reale motivazione, opporsi al pignoramento immobiliare ha poco senso. Magari il debitore guadagnerà un po’ di tempo ma, a parte questo, si ritroverà presto ad avere lo stesso problema di prima.

 

Come sospendere pignoramento ed esecuzione forzata?

 

Il termine per opporsi al decreto ingiuntivo – l’atto che segna di fatto l’inizio del pignoramento – è di quaranta giorni a partire da quando questo viene notificato al debitore.

Ora, come ti abbiamo accennato poco sopra, a questo riguardo c’è un’importante novità introdotta da una  sentenza della Corte di Cassazione. In buona sostanza, la Corte ha stabilito che, in presenza di determinate condizioni, il debitore ha la possibilità di opporsi al decreto ingiuntivo anche se ha lasciato scadere il termine stabilito dalla legge. In altre parole, questi potrà opporsi anche se il pignoramento è ormai già in corso chiedendo al Giudice di rimettere in discussione l’esecuzione forzata.

Ciò è però possibile unicamente nel caso in cui il contratto su cui si fondano le pretese del creditore contenga delle clausole vessatorie.

 

Quali sono le clausole vessatorie in un contratto di credito

 

Vediamo dunque alcuni esempi di clausole vessatorie all’interno di un contratto di credito, che potrebbero consentire al debitore di opporsi al pignoramento immobiliare anche dopo la scadenza dei termini di legge:

  • Il tasso di interesse è troppo alto rispetto al tasso di riferimento e sconfina nell’usura.
  • Le disposizioni di legge in materia di foro, in base alle quali il Tribunale competente per eventuali azioni legali deve essere quello del luogo di residenza del mutuatario, non sono state rispettate.
  • All’interno del contratto sono presenti delle clausole che prevedono la facoltà della banca di modificare in via unilaterale le condizioni del mutuo, tipicamente il tasso di interesse e la durata, senza doverne informare immediatamente il cliente.

 

Le altre condizioni per opporsi in ritardo al pignoramento

 

Oltre alla presenza di clausole vessatorie all’interno del contratto di credito, per poter beneficiare della possibilità di opporsi a un decreto ingiuntivo anche una volta trascorso il termine occorre rispettare alcune altre condizioni:

  • Il debitore deve essere un consumatore, ovvero il contratto di credito deve essere stato da lui sottoscritto per fare fronte a delle esigenze strettamente personali e non professionali.
  • Il pignoramento deve essere ancora in corso. In altre parole, l’immobile non deve ancora essere stato aggiudicato al nuovo proprietario in sede di asta.

 

Opposizione al pignoramento: permette di evitare l’asta immobiliare?

 

Eccoci giunti alla fatidica domanda: la possibilità di opporsi al pignoramento immobiliare serve a evitare l’asta o a migliorare in qualche modo la situazione del debitore?

Come abbiamo visto in precedenza, a meno che l’opposizione non sia realmente fondata, è alquanto improbabile che questa porti il debitore a rientrare in possesso della sua casa. Se l’opposizione verrà accolta, avrà inizio un nuovo processo. Detto questo, resta il fatto che in assenza di una clausola vessatoria all’interno del contratto o di una delle altre situazioni che giustificano un’opposizione di questo tipo, il debitore si ritroverà presto punto e a capo.

La casa finirebbe comunque all’asta, una cosa che dovresti assolutamente evitare e non solo perché perderai la tua casa. La verità è che durante le aste immobiliari tendono a innescarsi alcuni meccanismi che spingono il prezzo degli immobili notevolmente al ribasso. Così, spesso e volentieri, al termine della procedura ci si ritrova con un ricavato ridicolo, che non basta neanche lontanamente per saldare i debiti dell’ex proprietario di casa. Risultato? Quest’ultimo si ritrova ancora indebitato pur avendo già perso la casa!

Ti sembra assurdo? Possiamo capirlo molto bene, ma questa è la realtà dei fatti. Fortunatamente c’è un modo per evitare tutto questo. Si tratta di una soluzione concreta ad alto tasso di successo, sicuramente più elevato di un’opposizione campata sul nulla, e te ne parliamo nel prossimo paragrafo.

 

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito

 

 

Il saldo e stralcio con rinuncia agli atti è l’unica soluzione che ti permette di evitare le svalutazioni delle aste e di azzerare tutti i tuoi debiti, senza se e senza ma!

Ecco come funziona: invece di lasciare che la tua casa venga svenduta all’asta, contatti i creditori coinvolti nella procedura e cerchi di trovare un accordo che ti consenta di estinguere tutti i debiti.

Essendo l’obiettivo quello di azzerare il debito, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. Nonostante questo, ci sono ottime probabilità che accettino. Forse non lo sai, ma le aste sono molto rischiose anche per loro. Di fatto, nessuno può sapere se e quando riceveranno indietro i loro soldi.

Con la nostra soluzione avranno invece la certezza di ricevere subito la somma pattuita, senza dover fare i conti con tutte le incertezze della (s)vendita all’asta.

Tu dovrai comunque vendere la casa in modo da poter pagare i creditori. In questo caso però, lo farai con la  garanzia di azzerare tutti i tuoi debiti, senza rischiare di restare indebitato ancora per molti anni, magari addirittura per il resto della tua vita.

Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!

 

Case Italia compra la tua casa!

 

Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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