Affittare casa per riuscire a pagare il mutuo? | Case Italia

Affittare casa per riuscire a pagare il mutuo: si può fare?

In quali casi è possibile? Quali sono i rischi di cui tenere conto?

Affittare casa per riuscire a pagare il mutuo: si può fare?

Da un po’ di tempo hai difficoltà a pagare il mutuo e stai pensando di affittare la tua casa prima che la situazione precipiti? In effetti, se potessi contare su un’entrata mensile regolare, magari riusciresti a rimetterti in pari con le rate e a evitare il pignoramento della casa.

Ma affittare la propria casa per pagare il muto è sempre una buona idea? In quali casi è meglio evitarlo e di quali rischi devi tenere conto? Nel post di oggi chiariremo tutti questi aspetti e vedremo anche qual è l’unica soluzione che porta all’azzeramento immediato del debito.

Quando NON si può affittare casa per pagare il mutuo

Prima di addentrarci nelle possibili problematiche a cui puoi andare incontro se decidi di affittare casa tua, chiariamo subito un aspetto importante: una casa che è già stata pignorata non può più essere affittata.

Un immobile pignorato resta formalmente di proprietà del debitore fino al momento della vendita all’asta. Nonostante questo, il proprietario non può stipulare un contratto di locazione se non con il consenso del Giudice. In questa eventualità, sarà il custode giudiziario a occuparsi dell’incasso delle pigioni, che saranno poi destinate alla riduzione dell’ammontare del debito.

Tieni presente che in genere la priorità del Tribunale è quella di cercare di rimborsare i creditori e chiudere la procedura il prima possibile. Questo per dirti che, con tutta probabilità, la vendita all’asta verrà organizzata in ogni caso, con o senza inquilino.

Si può affittare la prima casa per pagare il mutuo?

Mettiamo però che la tua casa non sia ancora stata pignorata. Semplicemente, da un po’ di tempo non riesci più a pagare il mutuo. In quel caso, puoi affittare il tuo immobile anche se si tratta della prima casa?

In linea di principio, non esiste un divieto di dare in affitto la prima casa. Ci sono però alcuni fattori che devi considerare. Vediamo i principali:

  • Se darai in affitto la tua prima casa e tu ti trasferirai altrove, non potrai più beneficiare della detrazione dall’IRPEF del 19% degli interessi pagati sul mutuo.
  • Non sarai più esentato dal pagamento dell’IMU (anche se, in caso di stipulazione di un contratto a canone concordato, puoi avere diritto a una riduzione del 25%).
  • Potrai mantenere le agevolazioni sull’acquisto della prima casa – che consistono in una riduzione sull’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale – solo se manterrai la residenza nello stesso Comune in cui si trova la prima casa che avrai dato in affitto.

Una possibile soluzione che ti permetterebbe di evitare questi svantaggi potrebbe essere quella di continuare a vivere all’interno della tua prima casa, affittandone solo una parte. Se l’immobile verrà ancora prevalentemente utilizzato come abitazione principale, non perderai i vantaggi fiscali legati alla prima casa. Si tratta però di una possibilità limitata ad alcune tipologie di immobili, come le villette bifamiliari o le case unifamiliari con appartamentino a reddito annesso. In tutti gli altri casi, ricavare un appartamento indipendente potrebbe risultare molto difficile.

Fatte queste considerazioni, c’è una domanda fondamentale che dovresti porti: se dovessi lasciare casa tua per darla in affitto, dove andresti a vivere? A meno che tu non possegga altri immobili, dovresti affittare una casa a tua volta. Certo, potresti accontentarti di vivere per un certo periodo in un appartamento più piccolo e con meno pretese rispetto al tuo, in modo da percepire la differenza tra l’affitto che dovrai pagare e quello che dall’altra parte incasserai.

Basterà per rimetterti in pari con le rate del mutuo e per pagare regolarmente quelle future? Può darsi di sì, ma prima di prendere una decisione è necessario che tu faccia bene i tuoi calcoli.

Affittare la seconda casa per pagare il mutuo

Se oltre all’abitazione principale possiedi un altro immobile, ad esempio una casa di vacanza, allora le cose potrebbero rivelarsi più semplici.

In questo caso, non dovresti preoccuparti di trovare un’altra sistemazione e non rischieresti di perdere i vantaggi fiscali sulla tua abitazione principale.

Dunque, via libera all’affitto della casa? Anche qui, la risposta è: dipende. Da una parte, è vero che affittare una seconda casa risulterebbe meno problematico e che incassare un affitto ogni mese ti permetterebbe probabilmente di riprendere a pagare il mutuo. Dall’altra, devi considerare che se dovesse capitarti un inquilino che non paga regolarmente, i tuoi problemi non si risolverebbero, anzi. Il tempo medio di uno sfratto è di circa dieci mesi, ma se l’inquilino si rifiuta di lasciare l’immobile, la questione rischia di trascinarsi per una durata molto più lunga.

Ricapitolando:

  • se la tua casa è soggetta a pignoramento, non puoi più affittarla liberamente;
  • se invece non è ancora stata pignorata, puoi ancora considerare di affittarla ma...
  • ... devi considerare il rischio che l’inquilino non paghi l’affitto
  • ... se si tratta della tua prima casa, probabilmente perderai una parte dei vantaggi fiscali.

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito

Cosa succede se affitto la prima casa

Se la tua casa è già stata pignorata, o se sei giunto alla conclusione che affittarla non risolverà il tuo problema, c’è comunque una soluzione che ti permette di azzerare il debito evitando le svalutazioni tipiche delle aste.

Già, perché la verità è questa: se la tua casa dovesse finire all’asta, rischierebbe di essere (s)venduta per un prezzo di gran lunga inferiore al suo reale valore. In quel caso, probabilmente il ricavato non basterebbe neppure a saldare tutti i tuoi debiti. E tu ti ritroveresti ancora indebitato pur avendo perso la casa!

La buona notizia è che questa situazione si può evitare grazie al saldo e stralcio con rinuncia agli atti. Ecco come funziona: invece di lasciare che la tua casa venga (s)venduta all’asta, prendi contatto con i creditori coinvolti nella procedura e cerchi di accordarti con loro sulla cifra da saldare per considerare estinto il tuo debito. L’obiettivo è quello di risolvere la tua situazione di indebitamento ed è quindi probabile che dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. D’altro canto, avranno la certezza di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste – caratterizzate da grandi incertezze e tempistiche che possono rivelarsi anche molto lunghe – in nessun caso sono in grado di garantirgli.

Se l’accordo verrà raggiunto, a te non resterà che pagare i creditori e risolvere una volta per tutte il problema del debito. Per farlo, dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta senza svenderla e con la garanzia di azzerare tutti i tuoi debiti!

Una volta che avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare la famosa rinuncia agli atti. Si tratta di un documento importantissimo, con il quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così tu sarai finalmente libero dal debito e di riprendere in mano la tua vita!

Case Italia compra la tua casa!

Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se la tua casa è stata pignorata e presto finirà all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

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