Come impedire che la casa vada all’asta | Case Italia

Impedire che la casa vada all’asta: 7 cose da non fare

Cosa devi e non devi fare per evitare di perdere la casa all'asta.

Impedire che la casa vada all’asta: 7 cose da non fare

Se da tempo non riesci più a pagare le rate del mutuo e temi che tra non molto la tua casa verrà messa all’asta, probabilmente ti sarai messo alla ricerca di una soluzione.

Il problema è che, proprio sulle aste e sugli ipotetici modi per evitarle salvando la casa, circolano tanti falsi miti e tante informazioni sbagliate. Qui sul nostro blog ne abbiamo parlato in lungo e in largo, perché determinati modi di agire non solo portano comunque a perdere la casa, ma rischiano persino di andare a peggiorare la situazione finanziaria dei debitori.

Nel post di oggi abbiamo deciso di riassumere le 7 cose da non fare se la tua casa rischia di finire all’asta. Sono quelle che, in base alla nostra esperienza, corrispondono alle soluzioni che più spesso il debitore cerca di mettere in atto.

Teniamo a precisare che non tutte sono strade sbagliate a priori. Alcune di quelle che vedremo possono essere effettivamente intraprese, ma solo a patto che la tua situazione finanziaria si sia nel frattempo ripresa. Abbiamo deciso di inserirle comunque nella nostra lista perché, nella maggior parte dei casi, le finanze delle persone che stanno per perdere la casa all’asta sono seriamente compromesse. In queste situazioni, l’unica alternativa davvero praticabile è quella che porta all’azzeramento immediato del debito.

Le 7 cose da non fare se la tua casa rischia di finire all’asta

  1. Chiedere un prestito per pagare il mutuo. Contrarre un nuovo prestito per riuscire a pagare il mutuo andrebbe di fatto ad aumentare il tuo grado di indebitamento. Se già ti trovi in una situazione finanziaria difficile, accollarti un’altra rata rischierebbe di far precipitare la situazione. Senza contare il fatto che dovresti riuscire a trovare una banca disposta a farti credito, cosa praticamente impossibile se non sei in grado di fornire determinate garanzie.
  2. Chiedere un anticipo sul TFR. Il trattamento di fine rapporto consiste in una somma di denaro che di solito viene versata al dipendente al termine del rapporto di lavoro. Esistono delle eccezioni che permettono di richiedere un anticipo sul TFR anche se, in linea di principio, tra queste non figura la necessità di risolvere una situazione di indebitamento. Resta il fatto che, in base a quanto previsto dal contratto collettivo e dalle condizioni pattuite con il datore di lavoro, può esistere la possibilità di ottenere un anticipo anche per necessità diverse da quelle previste dalla legge. Se fosse questo il tuo caso, dovresti comunque riflettere sull’utilità di questo anticipo. Sarà sufficiente a estinguere il debito o quantomeno a proporre un accordo alla banca? È importante che tu ti ponga questa domanda, altrimenti rischieresti di perdere il TFR senza risolvere la situazione.
  3. Riscattare la pensione. Premesso che questa possibilità esiste solo per i fondi pensione complementari e non per la previdenza obbligatoria, anche qui vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per il TFR. Innanzitutto, nella maggior parte dei casi è possibile riscattare solo una parte del capitale versato e solo una volta trascorso un certo numero di anni dall’apertura del deposito. Ammettendo che la tua situazione ti consenta di sbloccare parte del fondo, la cifra basterà a salvare la casa dal pignoramento? Oppure staresti solo rischiando di compromettere ulteriormente le tue finanze?
  4. Riacquistare la casa all’asta. Va precisato subito che al debitore non è consentito partecipare all’asta della sua casa. Potresti eventualmente chiedere a qualcun altro di partecipare al posto tuo, ma attenzione: se apparisse evidente che quest’altra persona sta agendo al posto tuo, l’aggiudicazione verrebbe comunque invalidata. Senza contare che per riacquistare la tua casa dovresti comunque avere una consistente somma di denaro, di cui probabilmente non disponi.
  5. Pensare alla conversione del pignoramento. Si tratta di una possibilità di cui possono usufruire le persone a cui è già stata pignorata la casa. La conversione permette di fatto di tornare in possesso dei beni pignorati. Per ottenerla, è però necessario saldare l’intera somma dovuta ai creditori (più le spese di procedura e gli interessi di mora). Perciò, a meno che dopo il pignoramento tu non sia entrato in possesso della somma di denaro necessaria a ripagare tutti i tuoi debiti, non si tratta di una soluzione praticabile.
  6. Donare la casa a un parente. Tieni presente che, se dalla donazione è trascorso meno di un anno, al pignoramento della casa non vi sarà comunque nessun ostacolo particolare. Questo al fine di evitare che una casa venga donata con la specifica intenzione di sottrarla ai creditori e alle loro pretese. Per lo stesso motivo, i creditori possono intentare un’azione revocatoria fino a cinque anni dalla donazione, in modo che l’immobile rientri comunque tra i beni pignorabili.
  7. Intestare la casa al coniuge. Anche questa ipotetica soluzione si conclude il più delle volte con un nulla di fatto. Considera che è attuabile solo nel regime di separazione dei beni e che, anche in quel caso, vale quanto abbiamo già detto per la donazione: se dal passaggio di proprietà al pignoramento è trascorso meno di un anno, la casa verrà pignorata praticamente in automatico. Se invece sono trascorsi meno di cinque anni, ai creditori resta comunque aperta la possibilità dell’azione revocatoria.

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito!

Cosa fare per non perdere la casa messa all'asta

Cosa puoi fare allora se la tua casa rischia seriamente di finire all’asta? Esiste una soluzione al problema del debito che sia davvero efficace?

La buona notizia è che, sì, una soluzione esiste! Ti permette davvero di evitare le svalutazioni delle aste e di azzerare tutti i tuoi debiti. Perché purtroppo la realtà è questa: quando una casa finisce all’asta, nella maggior parte dei casi viene (s)venduta per un prezzo di molto inferiore al suo valore di mercato. Di conseguenza, il ricavato non basta a saldare tutti i debiti e gli ex proprietari si ritrovano ancora fortemente indebitati pur avendo perso la casa.

Con la nostra soluzione, puoi evitare tutto questo. Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti e ti permette di azzerare completamente il debito tramite la vendita del tuo immobile. Certo, dovrai comunque rinunciare alla tua casa, però avrai il grande vantaggio di risolvere la tua situazione di indebitamento, che dovrebbe costituire la tua priorità.

Per negoziare un saldo e stralcio occorre entrare in trattativa con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva. L’obiettivo deve essere quello di trovare un accordo sulla somma da saldare per considerare il debito estinto. Al fine di risolvere la tua situazione di indebitamento, i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. In cambio, avranno però la garanzia di ricevere subito la cifra pattuita, cosa che in nessun caso le aste sono in grado di assicurargli.

Dopo che avranno ricevuto i loro soldi, i creditori firmeranno la famosa rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. E tu sarai finalmente libero dai debiti una volta per tutte!

Case Italia compra la tua casa!

Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!

Se temi che la tua casa verrà presto pignorata, se hai già subito il pignoramento e anche se il tuo immobile è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.

Ti interessa approfondire le 7 cose da non fare per salvare la tua casa dall’asta? Allora leggi gli articoli che abbiamo dedicato a ognuna di queste:

  1. Chiedere un prestito per pagare il mutuo: è una buona idea?
  2. Anticipo TFR: è possibile chiederlo per evitare il pignoramento della casa?
  3. Riscattare la pensione per salvare la casa dal pignoramento: quando è possibile
  4. Riacquistare la tua casa all’asta: ne vale davvero la pena?
  5. Conversione del pignoramento: può aiutarti a uscire dal debito?
  6. La donazione della casa permette di evitare il pignoramento?
  7. Intestare la casa al coniuge per evitare il pignoramento
Condividi sui social